forse sarebbe bastata l'immagine a descrivere quello che ho nella testa, ma i precedenti illustri che rimandano al significato del loop ripetitivo che flagella (inutilmente) ogni attesa mi hanno portato altrove...
dal metronomo di Man Ray a quello di Cerami (pag 15) ma ve ne sono moltissimi.
strumento indispensabile nella musica come nella poesia rappresenta, per me, l'ossessione senza via di fuga nè scampo, un'infinito esercizio di pazienza e sopportazione, lo stato catanonico, autoipnotico, l'esasperante monotono andirivieni alternante del dubbio e della certezza, l'allucinazione dell'insonne, l'ineluttabilità assoluta.
e poi c'è il diapason, altro strumento fondamentale per l'espressione artistica.
anche quello mi da sui nervi, ma comunque meno dell'insopportabile ticchettio di un metronomo.
e poi c'è il diapason, altro strumento fondamentale per l'espressione artistica.
anche quello mi da sui nervi, ma comunque meno dell'insopportabile ticchettio di un metronomo.
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