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(...) vecchia (e stanca) bio contadina part time,
considero il blog una finestra come le altre che ho in casa e,
per chi guarda da fuori, una stanza al pari di un'altra.
bella o brutta che sia,
mi soddisfa e tanto mi basta.

martedì 5 settembre 2017

38° parallelo

a maggio sembrava che l'occasione delle olimpiadi invernali sarebbe valsa a rappacificare le due coree, ma a meno di cinque mesi dalle gare il clima è radicalmente meno cordiale e l'ipotesi di aprire la frontiera per il libero accesso di atleti e di pubblico sembra pura utopia (sempre che arrivino sia gli uni e sia gli altri).
come è stato la volta scorsa, anche per questa edizione si è scelta una sede insensata.
vero è che nelle ultime stagioni sciistiche di neve se ne trova poca anche sopra ai duemila metri, ma qui si arriva al massimo a milleduecento.
un clima caldo, quasi torrido e un'aria altrettanto irrespirabile: per gli attentati che allora precedettero i giochi di sochi (chi se li ricorda più) e per i giochi di guerra (atomica) di oggi che per ora trovano vittime solo nella flora e nella fauna locale, ma che qualche burlone sta pensando di allargare.
in questo scenario irrazionale e demenziale, che mi fa chiedere ogni giorno se sogno o son desta, chi si spremesse le meningi per cercare di tracciare un futuro prossimo, perderebbe sia il sonno e sia il tempo.
i grandi e frivoli interessi economici del business sportivo più della teoria della tregua olimpica faranno da freno temporale e probabilmente finirà a tarallucci e vino conditi dalla storiella della diplomazia che vince sulle contese di nessuno sa bene cosa; senza dimenticare che c'è anche la possibilità (magari ora è ancora presto, ma una prossima edizione chissà) che gli slalom si corrano tra le scie delle bombe invece che su piste innevate artificialmente e che le tv trasmettano l'evento ignorando il contesto, tipo video game.
sceglie lo spettatore a quale prova assistere se alla gara o alla guerra, l'importante è che a farsi male sia qualcun altro e se a farne le spese, in entrambi i casi è il vecchio mondo, per cui fa nessuna differenza se gli spariamo una bomba o della neve artificiale, importa poco, anzi, pare proprio che ci si diverta di più se è a danno di qualcosa o di qualcuno.

4 commenti:

  1. c'è che se la gente cominciasse a rimbalzarli... ma pare che la mettano giù come sfida, non lasciamoci intimorire, meglio morire.
    io mi sono fermato ad alcuni titoli dei giornali nostrani e non ho osato proseguire oltre

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    1. la più bella che ho sentito è quella che secondo i francesi i missili sono pronti a colpire l'europa... ho pensato che si riferissero alla russia per via che ha le sue propaggini relativamente vicine alla corea, ma i giornali riportano che i timori si riferivano alla ue.
      secondo me si dovrebbero ripassare la geografia del pianeta... con quella gittata tanto vale circumnavigare l'oceano e dirigerli direttamente in america...

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    2. se i francesi avessero ragione a questo punto i 'razzi' potrebbero colpire noi, per pura rappresaglia (o auto tutela?)

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    3. minchia, tra angelino agli esteri, razzi in corea e il papa dallo psicoanalista, secondo me ci risparmiano per un rigurgito di pietà...
      comunque anche se i francesi non somo solo macron c'è da dire che le sue sparate i giornali le riportano che sembrano barzellette.
      stamattina alle 6 ho letto un suo virgolettato: "irma, ci sono dei morti" mazza che intuito!
      ci voleva lui a dircelo.. ora è ad atene, sono curiosa di leggere le ultime dichiarazioni da demente (tipo quelle sui migranti ecc).
      del resto hai visto? ha pure ammesso trucchi e parrucchi per oltre ottomila euro al mese... praticamente una diva (a meno che siano per le uscite notturne in stile drag queen) e noi che ci lamentavamo per qualche lifting per altro a carico dell'interessato...

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