mica quelle da passerella (che da quando si son perse le stagioni si fan fatica a distinguere le collezioni estive da quelle invernali ché son tutte le stesse di stracci ed esagerazioni appese alle ossa di adolescenti che incedono allampanati), ma le mode dei momenti della vita quotidiana.
le più me le perdo perché essendo a-social mi arrivano solo gli echi mentre già ne è spuntata una nuova.
comunque il meccanismo l'ho capito.
un o una pirla qualunque, che per chissà quale dote è o è stato/a famoso, o anche appena noto, si sveglia una mattina e posta qualcosa che fa piangere e/o sdegno e via... tutti a correre intorno a quello col dito alzato: 'anch'io, anch'io' e viceversa 'io no, io no'.
fortunatamente man mano che trascorrono le ore, o come si diceva nella favole: 'cammina, cammina', cambia scena, anche se il copione è poi sempre lo stesso.
beghe incomprensibili e irrilevanti e, se il fatto è grave, banalizzato dalla selva dei commentatori fino a diventare un niente comunque rumoroso e fumoso, quel tanto che basta a nascondere tutto ciò che frivolo e modaiolo non è.
da un po' c'è questa sottotraccia sull'argomento stupri, che spero termini le sue declinazioni becere al più presto, prima c'era l'atomica e la prossima neanche nostradamus saprebbe predirla e ogni moda che passa porta via una buona percentuale di neuroni e così, via via, si parla e si scrive sempre più come le scimmie ammaestrate.
en passant, con la coda dell'occhio subito messa tra le gambe, magari leggi anche di una giornalista maltese, ma di malta in fondo chi se ne frega?
qualcuno c'è a interessarsi di quanto nella distrazione generale succede, ma anche urlassero tutti insieme nello stesso minuto, chi li sentirebbe?
le mode passano e io le guardo passare come dalla riva di un fiume e quando riconosco un cadavere mai che sia di un nemico, nove volte su dieci è di qualcuno che aveva cura dei suoi neuroni e li faceva lavorare risalendo controcorrente come fanno i salmoni.
ma ti ho mai detto di quella volta che sono stato stolkerizzato da Asia Argento? :P
RispondiEliminapoi pensavo a Gianluca Vacchi segno dei tempi anche nel cognome, e poi all'ultima di Sgarbi, che fonda un partito della bellezza e lo chiama Rinascimento o qualcosa del genere, lui che ha un torpiloquio degno del Decameron.
Mode passeranno...
mi chiedo se ci sia più miseria economica o più miseria mentale...
Eliminaottimo pezzo di cui condivido il senso e il modo.
RispondiEliminaml
grazie!
Elimina(anche se preferirei né scriverli né leggerli post come questo, eppure ci casco perché mi piace stonare fuori dal coro...)