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(...) vecchia (e stanca) bio contadina part time,
considero il blog una finestra come le altre che ho in casa e,
per chi guarda da fuori, una stanza al pari di un'altra.
bella o brutta che sia,
mi soddisfa e tanto mi basta.

lunedì 2 luglio 2018

ventosa_mente



mi sa proprio che quest'anno s'è gelato il salice che in questa stagione si faceva apprezzare per le fronde al vento.
è lì come impietrito a metà strada tra casa e la mia meta, un pezzo di carta incollato su una bacheca spersa nel nulla che ho visto passando in corriera e che voglio fotografare.
più o meno alla stessa distanza, ma in direzione opposta, della statuetta che mi aveva distratto da tetri propositi un paio di settimane fa.
il cartello della proloco, o per meglio dire una fotocopia sbiadita, appeso ai bordi del bosco lungo la strada provinciale che percorro quando scendo in città, così recita: 'Gennaio 2009: inizio lavori di recupero del Volto umano scolpito nella roccia a metà costa di un ripido pendio sovrastante le forre di Cavassolo in territorio di Davagna. La scultura è chiaramente apotropaica e scolpita dalle antiche tribù liguri circa duemila anni fa a guardia di uno dei passi principali che dalla piana del mare portavano alle zone montane. Sotto di essa passò, in seguito, III/IV secolo a.C., l'esercito romano impegnato a dominare la rivolta dei Liguri montani. Da allora il tracciato fu sempre usato per il congiungimento alla arteria Patranica che da Luni raggiungeva Tortona'.
ho chiesto (e ottenuto) il permesso di usare il particolare di una foto dal suo autore:

in effetti...
le dimensioni sono di circa sette metri per quattro e pare ce ne sia una identica in nuova zelanda...
ho ancora da capire dove sia rivolta, dove sia esattamente, se sia visibile dalla strada e se i lavori siano finiti o se la natura abbia nuovamente ricoperto un'attrazione locale di cui quasi nessuno conosce l'esistenza...
altro viso analogo a Borzone (Borzonasca)
e, sempre nei paraggi liguri, quello di Bargone (Casarza ligure)

6 commenti:

  1. peccato per gli alberi, forse una sorta di selezione naturale segno di un cambiamento climatico incipiente.
    Le teste non le conoscevo e direi che sono di misure notevoli, roba da competere con i 4 presidenti, chissà che non fossero regnanti dell'epoca immortalati nella pietra.

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    1. certo che i primitivi erano fissati con la mania di spargere facce di pietra ovunque a difesa del territorio, meglio dei muri di oggi e altrettanto inefficaci, ma esteticamente più gradevoli...

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  2. però a me sembrano betulle
    massimolegnani

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    1. qui in zona si è sempre pensato fosse un salice, ma ora che me lo dici ho controllato sul web e il tronco dovrebbe essere marrone... mi sa che hai proprio ragione... potrebbe essere una betulla pendula... comunque è morta:(

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  3. già, le betulle, da noi almeno, muoiono con una facilità disarmante
    ml

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    1. grazie a te ho scoperto che possono vivere dalle mie parti, avrei detto di no... spero rinasca dal basso... era bello vederla all'ingresso dell'abitato...

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