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(...) vecchia (e stanca) bio contadina part time,
considero il blog una finestra come le altre che ho in casa e,
per chi guarda da fuori, una stanza al pari di un'altra.
bella o brutta che sia,
mi soddisfa e tanto mi basta.

sabato 30 giugno 2018

tutti ammare

solo apparentemente distratta dalle vicende private annesse e connesse alla piccolina di casa c'è molto da piangere appena si volge lo sguardo altrove.
dalla vicenda dei bimbi messicani che il presidente statunitense ha pensato bene di estirpare dalle famiglie emigrate e subito rinchiuse in carceri lager all'ovvio epilogo dei barconi, comunque partenti che nessuno soccorre più, fatti salpare per naufragare alla prima ondata.
chiacchiere, proclami e smentite dai summit, inutili quanto disumani, insulsi e avulsi dal problema che, al di là delle maldicenze tutte da provare sugli interessi speculativi delle ong che comunque qualche naufrago lo portavano in salvo, è e resta quello che dovrebbe anteporre la vita a un egoismo miope e incapace di comprendere che, a esser cinici e valutare la cosa solo in termini economici, quanto 'speso' per accogliere verrà abbondantemente ripagato dal contributo che i migranti possono dare al vecchio continente già in agonia.
invece lo si sta sgretolando con politiche demenziali e battibecchi tra presuntuosi mitomani la cui popolarità dura l'attimo fuggente di una stagione durante la quale ogni nuovo leader contribuisce alla distruzione di una parte, valori e principi compresi, anzi per primi essi.
e lo scandalo è per un gruppo di bagnanti di pozzallo che danzano sulla riva di un orizzonte dove una nave aspetta di conoscere la sua destinazione.
io che neppure ci vado più al mare perché mi ricorda realtà che ho sempre presenti nella mente e mi fa effetto abbinare al suo fascino, posso capire che ci sia chi ha ancora il piacere di tentare di svagarsi qualche giorno, quello che invece mi risulta veramente scandaloso è che si cerchino complicate formule alchemiche per giustificare il crimine di un genocidio senza neanche il coraggio di definirlo tale.

4 commenti:

  1. la capacità che ha certa (dis)informazione di impacchettare le notizie ad usum delphini mi sta lasciano letteralmente basito. Principalmente perché non vedo lo scopo e l'utilità di tutto questo.

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    1. confusione di idee all'origine e, nel caso dell'ultimo summit, una quantità di alcol eccessiva per la stagione effettivamente rendono complicato il lavoro dei media, per una volta assolvo i giornalisti a cui viene detto di tutto e il contrario di tutto a ogni respiro... ma in fondo a che servono le parole quando sono i fatti che parlano da soli?

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  2. Disgustosi e cinici.
    l'unico punto su cui i 28 si sono trovati unanimi (e non si sono smentiti l'un l'altro a fine summit) è stato che le navi ONG devono sottostare alle decisioni della Guardia costiera Libica a cui è demandato il pattugliamento del mediterraneo. tradotto dal politichese "dovete lasciare che li facciano affogare in acque libiche, noi europa non ne vogliamo sapere nulla.
    massimolegnani

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    1. salvo poi fare quelli che cadono dal pero ogni volta che si viene a sapere di un naufragio quale quello di due giorni fa.
      le uniche cose sensate che ho letto le ha dette boeri dell'inps e si potrebbe cominciare con i corridoi umanitari come quelli di sant'egidio che però da solo fa quel che può.
      se ogni paese dicesse: ne prendo un tot e basta e se li andasse a prendere in sicurezza già ci sarebbe da festeggiare.
      invece a dar retta a salvini di qui a un anno ai porti di sbarco li aspettiamo con le pistole per il tiro al bersaglio.
      e se e quando dovessero finire gli sbarchi spari liberi, prima i rom, poi i meridionali, poi i gay, poi i vecchi, e poi chissà che!

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