la lucertola è stata la prima a fuggire, mentre il pipistrello ha continuato beatamente a dormire fino a quando l'odore della vernice lo ha infastidito e, approfittando di una mia momentanea lontananza, è volato chissà dove...
il geco invece è spuntato per ultimo, incerto e spaventato, prima si è rintanato e poi ha fatto l'errore di tornare alla luce ignorando un pericolo mortale: la gatta che non muore mai.
con una sola zampata, coda da una parte e il restante nella bocca e poi deposto perché quel codino sembrava molto più vitale del resto.
è finita che ho restituito la libertà al geco sperando che la coda gli ricrescesse, sotto lo sguardo indispettito e contrariato della gatta che non muore mai a cui è restato solo di tornare sul cuscino a ronfare...
mai una gioia, sembrerebbe aver miagolato la gatta che non muore mai.
RispondiEliminama invece della vernice non era meglio una passata di cera per mobili?
certo che anche tu, con sto tempo da rifugiati ti metti a trafficare, ovvio che gli animali fantastici si disturbano
cera per mobili su delle persiane esposte a sud che in una stessa giornata per la metà del tempo bruciano al sole e per l'altra metà gelano per il freddo?
Eliminacomunque è tardi, ormai le ho rifatte... la volta scorsa son durate tredici anni... tra altrettanti capace che faccio la fine del geco...
posso dirlo alla micia, che sicuramente ci sarà ancora.
magari la cera la passa lei...
ah le persiane... non so perché ti avevo assegnato dei serramenti in alluminio e per portafinestra visualizzavo le ante della credenzina che hai in cucina.. etc etc
Eliminaricordi benissimo...ma ancora i nidi di pipistrello nell'antro della strega non li ho trovati o il post avrebbe avuto tutto un altro swing;)
Eliminae sicuramente la micia se se lo fosse mangiato non avrebbe poi lamentato il minimo disturbo, con buona pace di tutte le tue attenzioni a dosarle il cibo.
RispondiEliminamassimolegnani
sta stronza in effetti la carne cruda (tagliata sul posto altrimenti la schifa) la mastica e digerisce benissimo, ma rettili, passerotti, pipistrelli, scorpioni, mosche e vespe di solito si limita a torturarli sadicamente compiaciuta per ore e poi li abbandona sdegnata quando esalano l'ultimo respiro.
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