fin dalle prime righe del rapporto attuale si capisce che il picco massimo di libertà è alle spalle.
tutti i parametri (più o meno discutibili che siano) segnano un preoccupante declino.
l'unico aspetto che si è positivamente evoluto, dall'inizio del monitoraggio di freedomhouse.org, è quello grafico.
1978
1988
1998
2008
forse anche il linguaggio è leggermente mutato, ma il racconto della sostanza resta nascosto e incompreso nella sua complessità.
ho letto e riletto i trenta articoli della dichiarazione universale dei diritti umani e constatato che nessuno è pienamente applicato neanche in un paese come il mio.
dirò di più: credo che oggi nessuno sarebbe nemmeno capace di scriverli uguali o simili.
se continua così (e niente fa prevedere che le cose migliorino) tra trent'anni si festeggerà il centenario di un'utopia o la celebrazione di un reperto storico che, come la stele di rosetta, fa intravedere significati e contenuti di antiche civiltà estinte più somiglianti ai miti greci che a una effettiva realtà.
la cosa significativa a mio avviso era che la Società delle Nazioni per intervenire necessitava dell'unanimità dei votanti, cosa che ha salvato la nascente Germania nazista da molte rogne. Verrebbe da credere che queste tutele siano quindi posticce come un parrucchino. Una lettura interessante restano i libri dell'epoca delle dittature, chiaramente inascoltati... in effetti anche guardando indietro non si trovano rassicurazioni.
RispondiEliminasembra proprio che la lettura che viene data nell'articolo rispecchi in pieno quanto sta accadendo anche oggi.
Eliminalinguaggio aggressivo e generico in cui le pance si sentono rappresentate identificando nell'altro il nemico, quando, per chi le proferisce, il nemico da sconfiggere e sottomettere è la totalità degli individui così da arrivare al totale controllo.
e mi chiedo se le voci di dissenso manchino o siano già di fatto oscurate perché mi sembra impossibile che stia accadendo e nessuno dica ohibò!