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(...) vecchia (e stanca) bio contadina part time,
considero il blog una finestra come le altre che ho in casa e,
per chi guarda da fuori, una stanza al pari di un'altra.
bella o brutta che sia,
mi soddisfa e tanto mi basta.

martedì 25 febbraio 2020

e una conversazione amena

dopo quanto tempo?
tanto.
il gusto in bocca di parole e forme linguistiche desuete e vetuste espresse in forma garbata ma anche accorata e commossa.
quel darsi del tu come fosse un voi o un lei; un po' distaccato e allo stesso tempo tenuto incollato dal preferire termini assonanti al sentimento e all'emozione che si vuol tenere distante col pretesto di un argomento ritenuto importante per entrambi e, probabilmente, un noioso sproloquio per le appendici acustiche delle generazioni successive alle proprie.
un piacere allietante per l'animo e l'intelletto.
fraseggi e disquisizioni da vecchi bacucchi démodé.
eppure alla fine rimane sempre qualcosa che si accoccola come tra le coperte su un giaciglio di memorie e ricordi scoloriti e impolverati inaspettatamente ancora capaci di ravvivarsi e rallegrare.

2 commenti:

  1. è un piacere raro, un dialogo parlando la medesima lingua con uguali modi e idiomi, una sintonia insomma.
    ml

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    1. chissà come sarà per la generazione abituata al gergo attuale... vecchietti che trappano come avessero dieci anni?

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