mentre è attesa a minuti la decisione se includere o escludere russia e bielorussia dalle paralimpiadi invernali, la squadra ucraina è già a Pechino dove venerdì prossimo prenderà il via la tregua olimpica.
è possibile che lo zar ipotizzasse di chiudere la faccenda nell'intervallo tra olimpiadi e paralimpiadi, invece così non sarà.
teoricamente, dal 4 al 13 marzo, si dovrebbe fermare l'azione bellica e si potrebbero aprire i tavoli diplomatici.
il problema è arrivarci, a venerdì, ma confido che sia possibile approfittare della concomitanza anche perché la nazione ospitante è cruciale nelle relazioni russia-europa-nato.
si potrebbe persino azzardare un'azione, che prende spunto dalle considerazioni dello storico Tomaso Montanari: organizzare a Kiev una riunione dei rappresentanti degli Stati della Nato (ma chi ci andrebbe?) un segnale imponente e di fortissimo significato etico e politico.
io mi candido, per quello che ci sto a fare in questo mondo, diventare scudo umano sarebbe persino un riscatto utile a dargli un senso.
se vai fammi sapere che porto un paio di molotov
RispondiEliminaportane quattro che ha detto salvini che viene pure lui...
EliminaTutto chiacchiere e distintivo quello, ci andrebbe per una marcia per la pace...
Eliminala Bonino l'ha fatto nero... (forse ha trascurato l'effetto collaterale... metti che si perdesse in qualche sotterraneo metropolitano...)
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