Bene.
Più che di liste elettorali bisognerebbe parlare di liste di proscrizione da quanti sono i "cavilli" che costellano l'integrità etica dei vari contendenti già scossi, per altro, da profonde crisi di identità dovute alle scissioni e ai travagli delle 'forze' politiche che li 'sostengono'.
Il 'melange' che compone le coalizioni dei principali contendenti è spassoso.
Inizio dal 'centro destra', cioè conservatori... insomma, mah!?... (come si chiama???), vabbhè! Vado.
Salvatore Tito Di Maggio di Scelta civica (chi?), 'sostenuto' (o affossato?) da PDL (chi?), UdC (cosa? che con i primi due non si possono vedere?) e Lista Laboratorio Basilicata in cui sono confluiti Scelta Civica (ancora?), Grande Sud e Fratelli d'Italia (i due insieme forse mettono insieme un voto).
All'imperatore Tito risponde Maurizio Marcello Claudio Pittella (che sembra un'intera famiglia, ma in realtà è solamente il fratello del più 'noto' Pittella, conosciuto appunto per il "Chi è Pittella?"
'Sostenuto' da PD (o quel che ne resta, o ne sarà, oppure quel che vedremo), Psi (chi?), IDV (chi?), Centro Democratico e due liste civiche, una che porta il suo nome e l'altra quello di Realtà Italia (ahahah!)
Piernicola Pedicini (M5S) secondo eletto nelle primarie on line. Il primo eletto, Giuseppe Di Bello, condannato in primo grado per rivelazione di segreti d'ufficio, l'ha fatto fuori Grillo per presunte irregolarità nella presentazione dei documenti utili alla candidatura.
Seguono in ordine sparso, prodi eroi sotto le bandiere di: Partito Comunista dei Lavoratori, Sinistra Ecologia e Libertà, Matera si muove (e il resto che fa?), Rosa nel Pugno (esiste ancora?), Movimento Lavoro e Pensioni (strano che nessuno abbia pensato al più ovvio degli slogan)...
Tutto chiaro? Bene.
Per semplificare ulteriormente, ricordo ancora le regole per la votazione:
Si vota tracciando un segno sul contrassegno di una lista: in tal caso il voto si intende espresso per la lista e per il candidato Presidente collegato alla lista; si può, in alternativa, votare per il solo candidato Presidente tracciando un segno sul nominativo del candidato Presidente: il voto così espresso vale per il candidato Presidente, ma non per le liste (anche nel caso in cui sia una soltanto) ad esso collegate; è possibile infine tracciare due segni, cioè sia sul nominativo di un candidato Presidente sia sul contrassegno di una delle liste collegate al medesimo candidato Presidente: in tal caso il voto si intende espresso per la lista e per il candidato Presidente. E’ inoltre consentito esprimere contemporaneamente un voto per un candidato alla carica di Presidente della Provincia e per una delle liste ad esso non collegate (cosiddetto “voto disgiunto”).
Aggiungo che insulti, lordure e bestemmie, anche se sono citazioni tratte dalle dichiarazioni degli sfidanti, non valgono e finiscono nel computo delle schede bianche, nulle o degli astenuti.
Due giorni per esprimere le 'preferenze'.
Dalle prossime consultazioni nazionali si voterà solo domenica, ma qui si parla della Basilicata, il fulcro politico nazionale e ce ne vogliono ben due!
Alla fine vince di prenderà un voto in più del secondo (cioè almeno due voti) e lui come i partiti che lo sostengono ci sfracelleranno l'anima con i loro inni di giubilo e lo stesso faranno, come al solito, anche i perdenti e gli esclusi (la Lega è infatti estranea alla tenzone).
Come di prassi, appena si riuniranno inizieranno a litigare rendendo di fatto inutili le consultazioni e il loro esito.
Ad abundantiam mettiamoci anche lo scazzo con cui ultimamente i politici reagiscono alle lamentele del popolo dei loro elettori quando osa protestare e manifestare il proprio scontento.
Tutti presi dai loro giochini di appartenenza e costituzione di 'nuovi centri' per il miglior e più produttivo (per loro) esercizio di potere, appaiono sempre più infastiditi di dover, di tanto in tanto, render conto delle loro 'intenzioni' di fare qualcosa di ciò per cui vengono profumatamente pagati.
Per qualche strano motivo c'è sempre qualche 'ragione' impellente che osta all'occuparsi di qualcosa che sia oltre il proprio ombelico, ovvero non riguardi le loro tasche.
Vorrei mettermi nei loro panni, ma ho altro da fare e neanche vorrei essere in quelli di un lucano...