Convolvolo (o ipomoea) sembra uno scioglilingua ma è un fiore molto apprezzato in Giappone con il nome Asagao (il volto del mattino) e Yugao (il volto della sera), oppure "gloria del mattino" proprio perché più di un mattino non dura.
Tradizionalmente utilizzato per personaggi femminili sia in letteratura e sia nell'arte figurativa soprattutto nelle stampe del mondo fluttuante in quanto simbolo della delicatezza, della fragilità e della bellezza che dura un sol giorno e allo stesso tempo per la sua tenacia e irriducibilità nell'abbarbicarsi a una pianta più forte.
Una storia ambientata nel XVI secolo e che vede protagonista il grande maestro del Tè, Sen Rikyū, racconta del suo giardino e delle meravigliose fioriture estive di convolvoli, piante che a quei tempi erano ancora molto rare in Giappone, tanto che Taikō (Toyotomi Hideyoshi), che ne venne a conoscenza, chiese di poterlo visitare.
Rikyū accettò invitandolo per un tè, ma quando il tiranno giunse e attraversò il giardino dell’ospite, non vi era rimasto più neppure l’ombra di un convolvolo. Solo terra e sassi. Il Taikō entrò nella Stanza del Tè infuriato, ma varcata la soglia rimase abbagliato dallo splendore della composizione esposta nel tokonoma: in un prezioso vaso di bronzo, un unico meraviglioso convolvolo “il re di tutto il giardino”.
Altro racconto quello della poetessa Kaga no Tcyo che, una mattina si alzò e scese nel proprio giardino pensando di abbeverarsi.
Ma nell'atto di accostarsi al pozzo, Kaga no Tcyo notò che durante la notte la fune della secchia era rimasta abbandonata in terra e un convolvolo vi si era attorcigliato.
Vedendo la fragile pianticella aprire le sue campanule di seta e la fragile bellezza del fiore si disse: "Perché, afferrando la fune, spezzar anzi tempo la breve vita della tenera pianta? Chi vuol dell’acqua... la cerchi altrove!" e se la fece dare da una vicina, poi scrisse sul fatto una poesia.
Aahagao ni,
tsurube torarate...
Morai mizu.
Tento una traduzione di questo Haiku rispettandone le regole compositive:
al secchio
convolvolo avvolto
altrove berrò
Nel bosco ascoltavo leggeri sussurri ed erano le corolle bianche, dei convolvoli, aperte come tenere bocche a raccontare segreti a rivelare storie d’amore ora ingenue ora calde di passione.
(Carole Austin)
Buongiorno Teti..leggendo questo post ho pensato a certe anime..a certi amori..rari, oggi sto a casa...ci voleva la febbre per fermarmi:))
RispondiEliminaè sicuramente un bellissimo fiore il cui fascino sta nella sua delicatezza. ma, qui e ora, riusciamo ad avere rispetto e a provare meraviglia per una tale delicatezza, come facevano i personaggi degli esempi da te citati? ho l'impressione che nella nostra cultura la delicatezza sia associata alla debolezza e che quindi non sia un affatto un pregio.
RispondiEliminaPIEFFY
RispondiEliminaavevo già fatto il biglietto e prenotato una mazza ferrata sennò:))
CAROLINA
RispondiEliminaVero vero:) lo dice una che passa agevolmente da Kill Bill agli Haiku :))
Uno po' carnefice e un po' vittima anche se l'oriente insegna atteggiamenti nella lotta diametralmente opposti ai nostri.
Io nel mondo orientale antico ci sto bene, purtroppo ho sbagliato tempo e luogo per nascere, e adesso faccio un po' come posso :))
non so se mi piace di più questo fiore delicato o il racconto che ci sta dietro e che mi è piaciuto leggere. Buongiorno innevato :)
RispondiEliminaAMOON
RispondiEliminaanche per me è lo stesso perchè c'è un pezzo di terra nell'orto che è pieno di convolvoli e ti assicuro che all'ortolano sono molto poco graditi:)
impossibili da estirpare, fetentissimi:))
ma quando ne abbracci i tralci e li senti sulle braccia nude ti ripagano con infinite carezze e se ci stai a pensare è un attimo restarne avviluppati e presto divorati.
morale___ gli ho regalato quel pezzo di terra e che vivano in pace!
...chissa se questi fiori, oltre alla bellezza profumano anche...;-))..e con il sottofondo della Magnani,...Maruzzella, maruzzeeeee....:-))
RispondiEliminaMARGHERITA
RispondiEliminaahahah non puzzano ma dire che profumano___ diciamo che sanno di fresco, ecco:)
non conoscevo la storia del colvolvolo...interessante ^__^
RispondiEliminaferikiko
L'ho letto con la stesso incanto con cui avrei ascoltato un bel racconto da bambina; ci voleva un attimo così in tutto questo freddo.
RispondiEliminaFERIKIKO
RispondiElimina^__^
ODILE
RispondiEliminasono contenta e farà piacere anche a carolina che temeva che nessuno o pochi fossero sensibili come in questi racconti e invece ci sono:))