stamani casta
saremo tosare
tresche mitre
vola servo
italo verità
cinquecento venticinque
decor rode
levi tale
* La cerniera è un gioco che consiste nel trovare due parole o frasi che hanno alcune lettere, agli estremi opposti, uguali; la terza parola o frase si ottiene con la scomparsa delle parti uguali e con l'accostamento delle parti restanti. Per esempio MANICO/STAMANI = COSTA; GLI OSTI/MAGLIO = STIMA; FLAUTO/GOLF = L'AUTOGOL.
Se la parte comune è centrale (COSCIA/SCIATICA = COTICA) allora dicasi "lucchetto"
chissà invece come si chiama nelle persone quel senso di scucitura?
frattura, scissione i più maligni potranno pensare schizofrenia, ma non intendo qualcosa di tanto marcato da rappresentare un intoppo o un impiccio nella vita quotidiana o nei sentimenti, o forse sì in quelli (forse) un po' incide, potrebbe essere la causa delle storie interrotte dell'incapacità di avere relazioni o addirittura di ipotizzarle.
e cosa c'è in mezzo alle due parti?
istinto di contrapposizione, paure, pratiche inevase, semplicemente distanza?
cosa succede a voler a tutti i costi incernierare qualcosa che mai potrebbe scegliere liberamente di accostarsi all'altro?
conflitti, asti, guardarsi con sospetto, armarsi per non essere il soccombente, insomma una vita d'inferno.
viceversa se a un certo punto si volesse scindere una metà di se stessi come si potrebbe fare?
c'è una cerniera da aprire e chiudere a piacimento?
e se immagino ci sia allora riesco a supporre due mezze parti che hanno vita autonoma e chi le controlla?
il cervello per fare il suo lavoro ha bisogno di un corpo intero se ciascun emisfero controlla il lato opposto del corpo e questo è scisso è come se la metà controllata fosse morta, non la trova.
è il cervello che fa tutto, inventa cerniere, le apre e le chiude.
ma io il cervello (e anche il corpo) me lo sento intero; è il resto che avverto come a metà.
se uso l'approccio scientifico non arrivo da nessuna parte o ne faccio una malattia e non ne vedo il caso.
allora che faccio?
interpreto.
qualche cosa mi vorrà ben dire questa sensazione a metà.
non è un senso di perdita e non è una sensazione che mi porta a ipotizzare l'opportunità di una presa di consapevolezza di parti nuove o ignorate.
assomiglia più a un sospetto che mi dice che ci sia qualcosa che sfugge o che è sfuggito e che da qualche giorno stia prendendo corpo come a portarmi a pensare che stia per accadere un evento di cui non sarà possibile trovare ragioni, da accettare tout court (e che sia legato a un lutto. lo appunto qui come promemoria insieme alla data in cui ho pensato sta cosa).
PS. la mia ossessione maniacale per le date e gli appuntamenti o il prendere "impegni a tempo" ha il solo scopo di verificare quanto le mie interpretazioni siano riscontrabili o meno, diciamo che faccio la mia parte. se mi dicono: "dammi due settimane" mi faccio trovare puntuale a quell'appuntamento virtuale, occasionale, detto così per dire. per me ha spesso collegamenti quel dire per dire (tanto per dire).
PPS. ho una mezza sensazione che questo post si colleghi a un altro ma non ricordo quale:( però segue:)
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le origini della serie sul libro di cui sopra
PS. la mia ossessione maniacale per le date e gli appuntamenti o il prendere "impegni a tempo" ha il solo scopo di verificare quanto le mie interpretazioni siano riscontrabili o meno, diciamo che faccio la mia parte. se mi dicono: "dammi due settimane" mi faccio trovare puntuale a quell'appuntamento virtuale, occasionale, detto così per dire. per me ha spesso collegamenti quel dire per dire (tanto per dire).
PPS. ho una mezza sensazione che questo post si colleghi a un altro ma non ricordo quale:( però segue:)
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le origini della serie sul libro di cui sopra
la fine del mondo? nel dubbio, vado a vedere un film porcello.
RispondiElimina(ora sono intera, ma una sensazione simile a quella che descrivi in passato mi è successo di provarla)
GUCHI
RispondiEliminastasera ho aperto il tuo vino, sa di liquerizia:)
ma è forte!
mi sa che stasera ciucca:))
buona serata!!!
Nemmeno io so come si chiami, ma credo di esserne 'felicemente afflitta'.. è tutto ciò che mi porta vicinissima a una persona e poi distanziarmene fino all'infinito! mbè è più una molla allora.. sì forse.
RispondiEliminap.s. ma cos'è primitivo di manduria? :)
ma quindi il "visconte dimezzato" è un chiaro esempio di cerniera aperta?....e io adoro aprirle...
RispondiEliminaPETROLIO_MUSO
RispondiElimina___ UHMMMM molle, mollare, mollette, molla, spirale, sospensioni, rimbalzi, scatti___ ci penserò!
macchè è Sangiovese (essendo lei romagnola) ma sono io che ho perso i sensi anni e anni fa e li ho recuperati solo in parte, in più in modo artificiale, quindi ricostruendo una scala di gusti e aromi molto personale:))
AMOON
RispondiEliminameno male che da qui non ci passa BARONE o chissà come la capisce:)
intanto mi raccomando la tua:))
che girare con la patta a aperta non è nè fine nè sexy:P
mancata stasi(stamani casta foste?)
RispondiEliminaamare estroso o erro maestosa
in tresche ed esche mitre
avvolsero (vola servo)
rivoltiate (voi)
e irto laviate - alterai
corde ed orde (decor code)corrode
levi tale (velleità)
cinqueccento venticinque volte
et voilà
capito un cazzo eh?
SIMURGH
RispondiEliminala sai lunga tu!
ma apprezzo l'estro:)