Tema:
scrivi che è assurdo desiderare cose che non si possono avere, che la rassegnazione è l'oppio dei popoli e che stavano meglio le nostre nonne che alla nostra età si davano per perse.
Svolgimento:
"Che fare quindi? (…)
Tre settimane prima (…) si era chiusa a chiave nella sua stanza perché, secondo la superstizione bisognava fare così.
Vivendo in casa di zia Emma aveva imparato che non bisognava mai dire ad alta voce ciò che ci minaccia, mai pronunciarne il nome, perché dietro le nostre spalle ci sono due angeli uno bianco e uno nero" …
Così leggevo ieri su La ballata di Iza di Magda Szabò e così la reinterpreto: dietro le nostre spalle ci sono due anime una bianca e una nera (riprendo dal libro) "che ci osservano, e quella nera è malvagia. Se sente che qualcosa ci spaventa, se intuisce l'origine delle nostre paure, invia sulla famiglia il male incautamente evocato a parole. Non ho mai visto una mitologia maligna come quella cristiana!"
Com'è come non è, cara amica, per quanto si faccia attenzione a non attirarsi la malasorte se non ci si accontenta tutto può prendere una piega sinistra, anche una svolta a destra (in certi casi, soprattutto una svolta a destra!).
Questo discorso delle due anime è interessante. Si pensa sempre e solo di averne una, o sbaglio? Invece possono essere due, anche più di due! A quale vogliamo dare ascolto e credito? Quale ignorare e quale sopportare con serena rassegnazione?
E' il destino tutto femminile da cui non c'è scampo, perché è così che ci è toccato in sorte di essere condannate per le colpe che onestamente sarebbe più equo distribuire senza discriminazioni di sesso e di specie, invece vita grama e nessuna pace anche dopo la vita perché "le donne in particolare, secondo una leggenda popolare giapponese, dopo la morte, tendono a trasformassi volentieri in fantasmi o meglio in "cosa che si trasformano"; gli aspetti che assumerebbero più comunemente sarebbero quelli della volpe, del gatto, del tasso, del lupo.
Vecchie volpi e vecchi tassi, in particolare si dice siano gli animali in cui alberghi uno spirito malefico e che essi abbiano il potere di assumere le forme più disparate per atterrire o incantare gli esseri umani. Niente è più spaventoso a questo mondo di quegli esseri umani che, divenuti fantasmi, si impossessano della vita altrui". (1)
Quindi vedi bene, cara amica che basta pensare che in qualche modo siamo o potremmo essere reincarnazioni per farsi una ragione che questa vita non sia altro che una forma per espiare le colpe accumulate in vite precedenti. L'anima pura e candida, semmai riesce a fare capolino tra le tante ostili sorelle, poco può essere di consolazione e supporto, anzi spesso è distratta da un diversivo, un imbroglio che la rende pure lei dannata magari per amore o per uno sfortunato malinteso e abbaglio sentimentale.
"Così come raccontano molti celebri drammi del teatro NO giapponese è credenza che l'anima di chi sia morto senza poter soddisfare una passione e in particolare quella di chi si sia tolto la vita per un amore non corrisposto, debba vagare senza riposo, cercando la vendetta per potersi placare". (1)
Magra consolazione, l'assenza di salvezza, dirai cara amica, eppure bisogna ben invecchiare e apprezzare così, che si è infine giunte all'ultima soglia e che il più che potevamo fare lo abbiamo fatto e quel che ci toccava in sorte lo abbiamo ottenuto.
Ben lo sapevano le nostre nonne, quelle che noi non saremo mai capaci di essere, quelle anzianissime donnine per niente vergognose della loro vecchiezza che incuranti di apparire deliranti se la ridevano intrecciando cestini o rammendando i calzini di casa cantando, chi sommessamente chi a squarciagola come la mia vicina di adesso, le loro canzoni mezze inventate e mezze dimenticate.
Alunna Teti900 (Spero di prendere almeno 6!)
La colonna sonora del post la trovate qui CLICK
(1) da Cinque donne amorose, Ihara Saikaku
cara Teti, sono sempre più convinta di aver commesso delle nefandezze inenarrabili nelle mie vite precedenti e di averle commesse in Giappone, sennò non si spiega perchè certe cose mi siano venute in mente spontaneamente, senza averle lette prima in qualche libro o saggio. due anime o più? però così mi sconvolgi il concetto di noi stessi come un tutt'uno inscindibile di corpo e spirito che tanto mi soddisfa. invece che dire che abbiamo due o più anime, direi piuttosto che dentro di noi abbiamo tutto, ma che, incapaci di accettare la nostra parte negativa, preferiamo pensarla come un qualcosa di distinto che possiamo battere con la forza della volontà. penso che molte volte il disagio nasca dal contrasto tra queste pulsioni che società ed educazione ci hanno insegnato a considerare negative/cattive e il bisogno che invece abbiamo di viverle fino in fondo; se si riuscisse a superare questa frattura, questo dualismo ci si accetterebbe di più e si starebbe più sereni. diversamente, occorre essere consapevoli di ciò che vogliamo/possiamo avere e restare coerenti con questa scelta. se la scelta è nostra, dovremmo viverla con minor sofferenza rispetto a qualcosa di imposto, e soprattutto dovremmo capire che, proprio perchè è nostra, possiamo sempre cambiare idea. mi sa che sono finira fuori tema... sto scrivendo le cose così come mi vengono in mente...
RispondiEliminaCAROLINA
RispondiEliminaconcordo sulla suddivisioni in parti che non è detto confluiscano sempre in un unica entità, pazienza! me ne son fatta una ragione :))
Non credo che noi donne abbiamo tutte queste colpe...io credo invece che noi donne "ci portiamo colpe non nostre"...e credo che vedano in noi dopo la morte una sorta di coscienza..per questo ci trasformano in fantasmi...limitare i propri desideri..annientare i propri bisogni è la peggior cosa...che un essere possa fare ad un'altro...non so se le nonnine sedute sulla soglia di casa erano più felici..io credo che l'uomo inteso come maschio..sia la colpa maggiore che dobbiamo portare..giorno teti..vado a mettere sul fuoco l'arrosto...oggi arrosto al latte e polenta bergamasca...sei invitata nèèèèèèèèèèèè:)
RispondiEliminaPIEFFY
RispondiEliminabuon giorno!
____ ti dirò che in verità ho scritto questo post per tirar su di morale l'amica che lo ha commissionato___ invece mi sembra che sia preso mooolto sul serio:))
non che gli argomenti non lo siano, ma lo avevo pensato più come una somma di luoghi comuni che una raccolta di spunti per meditare:))
comunque ben vengano le riflessioni odorose di arrosto e manicaretti:))
qui come previsto dal meteo nebbia :(
sole ovunque a genova nebbia!
colpa del mare freddo e dell'aria calda, dicono.
infatti la temperatura è primaverile, ma la nebbia poteva risparmiarcela!
Toccante. Toccante oltremodo...
RispondiEliminaAVIATRICE
RispondiEliminabuon giorno!
grazie, mi spiace ribadire che l'intenzione ispiratrice era di svago___ mi sa che dovrò rileggerlo per coglierne il senso che è venuto fuori, mio malgrado :))
Questo post sulle due anime che ci osservano, mi ha fatto venire in mente che nella cultura buddista giapponese ci sono due messaggeri che si chiamano Dosho e Domio, i quali giacciono appollaiati sulle nostre spalle, uno a destra e uno a sinistra.
RispondiEliminaIl Budda insegnò che le persone, sono accompagnate da essi sin dalla nascita e ci seguono da vicino proprio come la nostra ombra e non ci lasciano mai. A turno, essi riferiscono al Cielo le azioni buone e quelle cattive, sia grandi che piccole, senza tralasciare il minimo dettaglio.
Per cui il Cielo è sempre informato sulle nostre azioni, già nel momento esatto in cui le compiamo.
Tutto ciò si aggancia a quanto scrivi sull'anima nera, perchè sempre secondo il buddismo, che è scevro da superstizioni di alcun tipo, la legge di causa e di effetto è implacabile e si estende dai pensieri alle azioni, per cui, nel momento in cui commettiamo un'azione o un pensiero negativo, questo avrà di un sicuro effetto negativo su chi l'ha fatto.
E' tutta una questione di responsabilità personale, quindi.
Il problema sta nella latenza dalla manifestazione dell'effetto: a volte ci vuole tempo per vedere certi effetti positivi o negativi di certe nostre azioni.
La cosa interessante di questo buddismo (ha origine nel 1200 e si attiene per filo e per segno agli scritti di Siddharta) è la sua modernità poichè, a dispetto delle leggi del tempo, ha affermato che anche le donne possono raggiungere la buddità (o illuminazione) per cui le esime dal vagare come anime perse post mortem, come voleva la credenza popolare di cui parli, appunto.
Una possibilità di salvezza c'è, quindi :))
Una nota personale: secondo me, la cosiddetta liberazione femminista, non ha fatto altro che favorire maschilismo.
Lo so che detto così, può apparire un concetto che va contro noi donne, spero che invece si colga la sfumatura sottintesa che non è così: sono dell'opinione che di strada da fare ne abbiamo ancora tanta, visto che siamo nella cosiddetta epoca di mezzo, in cui non siamo nè carne nè pesce.
In ogni caso, per molti aspetti, stiamo meglio di molte nostre nonne, non c'è dubbio :))
oddio! è venuto fuori un papiro!! scusa Teti!!
RispondiElimina:))
Io mi sono un pò persa da quello che chiedeva la traccia... l'attinenza che dici l'ho trovata,ma c'era anche altro. comunque bello, da dove hai preso le citazioni? un abbraccio
RispondiEliminaALMAPLENA
RispondiElimina______________________ sono solo contenta quando ricevo o leggo commenti così dettagliati e integrati o complemento al post ____________ !!!!
______________________ G _ R _ A _ Z _ I _ E _ ! _ !_ !
(ovviamente concordo, nel senso che credo di sapere in che senso scrivi quel che dici e pensi_________________ :)
JIVRI'L
RispondiEliminaciao, il corsivo è preso dal libro citato nel testo e più sotto da quello indicato sotto alla foto dell'angelo:) e che trovi meglio descritto qui
Q U I
Ah, meno male! :))
RispondiEliminatemevo che, essendomi lasciata prendere la mano dall'argomento, avessi invaso inopportunamente il tuo spazio.
In effetti, come nota anche Jivri'l, ciò che hai scritto, come sempre si presta a svariate considerazioni.
Qui c'è ampio raggio d'azione, dalla superstizione popolare, alla filosofia made in japan che adoro, per finire alla cosiddetta emancipazione femminile.
Hai fatto tu un ottimo lavoro di collage concettuale...non ho potuto esimermi dal raccogliere la sfida, ahahahahah..
:))))
ALMAPLENA
RispondiEliminae hai fatto benissimo, tra l'altro nel mix c'è il link (appena sopra all'omorino che dorme) al blog di _____________ROMAN.DRANSKY ___________
che per me è tra i più bravi poeti di poche parole che ci sono su Libero:)) e il brano musicale che ha scelto sull'attuale post (anche se il rap lo apprezzo poco) è perfetto per unire i tempi (dall'antico all'odierno)
Non ho mai messo musica da sfondo ai miei posts.
RispondiEliminaPer abitudine ho sempre il volume del pc spento, viste le esperienze di accavallamenti musicali che avvenivano sui blog di libero: in alcuni c'era sia la musica del blog che quella del post...l'effetto era cacofonico alquanto!
Però a ben rifletterci, leggere un certo post con la musica idonea che gli fa da sottofondo, è tutta n'altra cosa!
Forse qui si può fare (che accendo l'audio, cioè) :))
ALMAPLENA _____ ssssssshhhhhh
RispondiElimina(che ti sente CAROLINA:))
meno male che hai le casse spente!!! se passi da lei e non stai attenta l'attacco sonoro ti butta indietro con tutti i capelli che volano via:))
non ti preoccupare, ci sono abituata: metà della gente che passa dice "che bella canzone,chi la canta?" e l'altra metà "che schifo, va a morire ammazzata te e 'sto rumore infernale". il mondo è bello perchè è vario, no?
RispondiEliminaCAROLINA
RispondiEliminamannaggia mi hai beccata:(
ma è bella, solo fosse qualche decibel meno__ :s
purtroppo il volume non dipende da me, sono video di Youtube e quindi dipende dal volume dell'originale.
RispondiEliminaCAROLINA
RispondiElimina(ti piace targiversare i nostri padiglioni:) tutto corretto ho visto:))
che tristezza quando va giù il sole :(
buona serata, preparo lo stratagemma____ :))
grazie ^^
RispondiEliminaJIVRI'L __ prego__ :))
RispondiEliminaadesso vado a trovare Carolina (tra l'altro è un po' che non ci vado da lei) con le casse accese e ti dico....se non mi vedi tornare sai di chi è la colpa, eh!
RispondiElimina:)))
ALMAPLENA
RispondiEliminaspero che tu non sia seduta su uno sgabello o vai a gambe all'aria:))