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(...) vecchia (e stanca) bio contadina part time,
considero il blog una finestra come le altre che ho in casa e,
per chi guarda da fuori, una stanza al pari di un'altra.
bella o brutta che sia,
mi soddisfa e tanto mi basta.

venerdì 29 aprile 2011

Ma come si fà? Nowhere

Ti sarà capitato di vederla con occhi diversi.
Succede che neanche al cinema sanno fare questi effetti
Quelli che vedi son si li stessi ma son del tutto diversi
Robe che capitano, dove niente poi è piu come prima
C'è sempre un momento in cui accade qualcosa
prima che cominci il disastro, uno che tocca a te.
Uno dei tanti. Dicono ce ne saranno ancora. Vedremo.
Dopo di allora, in effetti degli altri ne ho visti
e mica tutti a me son capitati ma li ho visti accadere
Succede che una persona la vedi di colpo in modo diverso
Tipo è sempre lei ma ti diventa sconosciuta, lontana
A quel punto non puo farci neanche niente
Non posso farlo neanch'io, qualcosa. Andata.
Poi di te diranno cosi: Poveretto o ta
Se tu lo sai prima, lei ancora no e continua normale
Uno continua a fare quel che deve, come sempre
Si trucca, si mette per far bella figura, si prepara per te
e a te magari ha gia cominciato a non fregartene piu
Uno comincia a sapere e l'altra no. Lo so che non è bello.
Poi ci saranno le scenate, le ragioni, i torti, che strazio
Si è gia in una cosa morta a quel punto.
Una cosa morta che avevi gia nello sguardo
Neanche io m'ero accorto, non si vedono i morti no?
E sei già nelle cose perdute, finite male
Bisogna star attenti a quando cominci a vedere con occhi diversi
Io sto attento agli occhi degli altri
a quando cominci a sentirti un'ombra
a quando quell'ombra compare nello sguardo degli altri
E' perchè ci sei abituato all'altro, per questo non vedi
Bisognerebbe abituarsi mai a niente, ma come si fà?


Indice

4 commenti:

  1. mi è piaciuto sto post e in generale sto noWhere o now Here come lo chiamo io mi piace.
    ho solo un dubbio___ che tu stia parlando non solo di reale ma anche di virtuale.
    beh, allora dissento.
    cioè, non vale la pena parlarne secondo me (che parto dal presupposto che finchè non ci si conosce tutto è possibile soprattutto coltivare immagini irrealistiche).
    sul piano reale invece è tra gli effetti collaterali del conoscersi e per me, se vale la pena, pazienza se poi destabilizza in tragedia.
    peggio però è quando il sospetto che possa accadere (invece della consapevolezza che più l'incontro è interessante più probabilità ci sono che succeda che l'intesa prima o poi si rompa) inibisce l'azione. blocca lo slancio, spegne il desiderio e diventa un'autoinfliggimento preventivo di premonizioni funeste.
    io ho trovato un nome a questa nuova "patologia", domani la metto qui, adesso vediamo cosa si dice su questo no W here, grazie, ciao!

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  2. Non si fa… non ci si riesce. E del resto non ci voglio nemmeno provare! Fatica inutile e sprecata. Si vive, bene, per quanto si possa, la storia finché va liscia, quando cominciano le asperità, troppo accentuate, si scende dalla due porte e si prosegue a piedi o si noleggia un fuoristrada… Il fatto è che mi faccio già tante domande, sull'amore, no, i dubbi rimangono insoluti, le soluzioni perse. Non è un teorema, non è una verità assoluta. E proprio come riassume benissimo, 'e morì con un felafel in mano', il film visto tante volte, quando t'accorgi che le ombre, come dici tu, stanno coprendo tutto forse è già troppo tardi. Son brava nelle previsioni, ma preferisco ignorare questa mia dote. Quel film comincia addirittura con una frase esplicativa e 'conclusiva': "chi muore non ha neppure un nome".
    Bella la due posti… mustang se non sbaglio! ;)

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  3. Hi
    Ma come si fa?
    torno a dire
    ma mica c'entro

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