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(...) vecchia (e stanca) bio contadina part time,
considero il blog una finestra come le altre che ho in casa e,
per chi guarda da fuori, una stanza al pari di un'altra.
bella o brutta che sia,
mi soddisfa e tanto mi basta.

sabato 23 luglio 2011

detto in altre parole

Yu: L'Entusiasmo,
Se devi guidare un gruppo, devi anche saper capire la intenzioni e gli stati d'animo di tutti. Potrai infatti raggiungere i tuoi scopi ed eliminare ogni resistenza a patto che tu sappia comprendere ed assecondare ognuno. Il tuo incontenibile entusiasmo farà il resto.

mi sembra proprio che oggi Gli I Ching parlino ad altri che a me.

del resto a me sembra che qui non ci sia molta gente da entusiasmare, ormai buona parte è in vacanza o via per il week end, non so.

ho sbirciato anche Rob, l'astrologo di Guchi per avere lumi, lui dice:

Acquario

20 gennaio – 18 febbraio


Hai bisogno di raccontare le tue storie. Non è solo una buona idea, è assolutamente urgente che tu lo faccia. C’è un cumulo di narrazioni inespresse dentro di te. È come se fossi diventato un segreto troppo grande per il mondo. La pressione si sta accumulando e rischia di implodere. Perciò trova un modo aggraziato per condividere i racconti che covano dentro di te, e sottolineo la parola “aggraziato”. Non voglio che le tue storie esplodano come un vulcano nel momento e nel posto sbagliato seppellendo tutto. Hai bisogno di un pubblico ricettivo e dell’ambientazione giusta.


tra l'altro l'ho letto che già avevo agito, senza sapere, in assonanza con il suo dictat.


ovviamente nessun cenno di risposta anche perchè è notorio che ci prenda poco il caro Rob.

non c'è pubblico e non c'è manco il soggetto interessato.


la storia è quella di due bonobo a cui uno aveva detto all'altro, me lo ricordo come fosse adesso, che l'unica cosa che auspicava su tutto era che restasse immutato il gioco in atto tra loro.


detto in altre parole, non è più così, si è perso quello a cui il primo teneva di più in cambio di cosa?

ma anche ci fosse stata una contropartita, ormai tanto quell'intesa si è dissolta grazie a cosa?

e che cambia saperlo?


Ora nel caso passasse qualcuno, mi dicesse se questa storia valeva la pena di esser raccontata?

a me non sembra, ma siccome seguo il vento, vado dove mi porta.

domani magari cambia. per oggi va così.





6 commenti:

  1. io credo che ogni storia meriti di essere raccontata di per sè, senza che il farlo comporti cambiamenti o conseguenze.

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  2. Guchi
    quindi secondo te è sostenibile come storia?
    mah!
    sarà che a me delle storie degli altri interessa molto poco, soprattutto se a raccontarle sono io.

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  3. Non sò come funzionino gli i ching e chi sia Yu, però dev'essere una sorta di oracolo, che divinando ti suggerisce una via da seguire: L'entusiasmo.
    Non mi pare abbia tutti i torti, visto che qua non ne mostri molto. In qualche modo un gruppo lo guidi no? Credo che poi ognuno abbia un suo gruppo da guidare, anche io che cerco la solitudine quando posso, nel reale, non ho una rete relazionale, amici con cui trovarmi la sera, e qua lo stesso, poca roba, non trattengo granchè relazioni. Come sempre faccio un discorso confuso ma è cosi che mi districo, partendo da una sorta di caos e, magari, per poi tornarci. Ed è una cosa, come adesso che faccio quasi per conto mio e senza tener tanto conto di chi vorrebbe, ma non credo, leggermi.

    L'entusiasmo, per me, si muove attraverso minuzie, piccoli scarti, propagazioni. Di fondo c'è questa idea che non c'è motivo di averne. Eppure lo cerco spesso e spesso mi accorgo che procedo con l'istallazione di una sorta di programma interiore atto ad innescarlo. Qualcosa che ha a che fare con gli stati d'animo e, non sempre mi interessa. Però credo sia indispensabile e che bisogni entusiasmarsi per non morire.

    Se dovessi guidare un gruppo preferirei fosse un gruppo organizzato militarmente. Cosa per cui non è necessario occuparsi di stati d'animo e intenzioni di tutti, di comprendere ed assecondare. Credo debba arrangiarsi il gruppo da sè e che, comunque il gruppo si faccia guidare. Qua dentro non credo funzioni cosi, però.

    Qua dentro debbo tener le fila di un piccolo gruppo ma non guidarlo. E' come avessi una bottega e dei clienti che passano da te. Gente che ho piu o meno scelto o che è capitata dalle mie bande e ci siam piu o meno piaciuti. Gente che provoca dei sussulti di entusiasmo ed interesse. Nel mio caso non è un gruppo, ma gente che gira attorno ad un satellite o che ogni tanto lo inquadra nei loro radar. Dei gruppi li guido per lavoro ma, questa è un'altra cosa.
    Dunque l'i ching non parla neanche a me. Neanche come metafora. Cosa che invece l'oroscopo di brezny, il furbacchione, sortisce.Non credo che i suoi siano oroscopi veri e propri. Scova degli aneddoti o fatti che succedono in giro e li piazza sul segno zodiacale che gli è piu congeniale. Eppure a me piacciono i suoi oroscopi. Non il mio, come in questa settimana ma trovo sempre qualcuno che mi calza. Io faccio cosi.
    Credo che anche quello dell'acquario mi vada bene. Al di la delle apparenze, del fatto che uno sta qua e ha un blog, non parlo granchè di me ne delle mie storie. Oltre a non farlo qua, a parte nei miei quaderni, non lo faccio con nessuno. Sarà cosa che è nella natura dello scorpione eppure sono consapevole della funzione del raccontare le proprie storie. Una funzione terapeutica, che agisce sulla strutturazione del benessere di ognuno. In fondo noi siamo storie no? Se non sappiamo costruirci una storia attorno non siamo niente. Storie di uomini senza storia, è una catalogazione del genere umano che uso spesso. Potrei scriverle le trame per vite altrui, per qualcuno che me le chiede. Ho questa tendenza a dissolvermi in episodi che non vanno ad intrecciarsi in una trama. Credo sia un sistema difensivo atto alla sopravvivenza dell'esistente.
    Insomma a me l'oroscopo di brezny dell'acquario mette in moto un sacco di riflessioni, cose a cui dovrei prestare attenzione.
    Va ben dai che devo uscire per lo spritz lungo il fiume, cosi la smetto con questa tiritera senza ne capo ne coda. Però per me ha avuto un senso scriverla. Grazie per l'ospitalità. Ti brinderò

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  4. c'era un re seduto sul sofà, che disse alla sua serva raccontami ancora una storia, ch'io possa imparare a memoria, così la storia cominciò: c'era un re seduto sul sofà ....

    le storie, almeno il mio blog è così, le raccontiamo principalmente per noi stessi, messaggi in bottiglia da consegnare all'ignoto.
    Poi capite che qualcuno vi resti impigliato, ciò è gratificante ma non deve esserne il fine ...

    e ora dopo tutta questa saggezza che mi ha un pò destabilizzato, vado a vedere quell'inetto del mio vicino che spazza il cortile e poi marmellata di pesche e lavanda a manetta :)

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  5. SIMURGH
    YU è l'entusiasmo, TAYU invece vuol dire grande possesso, se lo cerchi sul web viene fuori un sacco di roba erotica e sorrido perché per diversi anni è stato il mio pseudonimo. è da intendersi non nel senso di possesso materiale ma di saperi.
    per me che ero entrata nella rete come teti sembrava una giusta evoluzione.
    poi per tanti motivi sono tornata a teti.
    i gruppi mi piace osservarli, così come mi piace osservare il singolo.
    non ambisco a un ruolo particolare ma di mio sono una entusiasta motivatrice provocatoria e polemica.
    è che oggi quell'oracolo non ho ancora capito cosa c'azzeccasse con il mio stato d'animo pesantemente infastidito da quello che ho più o meno sintetizzato nella storia degli amici bonobo.
    uno mi diceva, cazzo mi tira elasticate di continuo ma verrà il giorno che l'elastico si spezza e se la tira su un dito l'elasticata!
    insomma a me sembra che ognuno di loro abbia le sue ragioni e che le conoscano anche bene, ciascuno le sue.
    posso anche riprovare a mediare tra i due e tutti i loro emuli e personaggi interiori, ma sono giorni che ho la mente altrove, tu è tanto che manchi da queste lande, forse stai vedendo un frammento di qualcosa che aveva lasciato delle tracce da settimane e da mesi e rispetto a cui avevo a mio modo preso momentaneamente le distanze.
    voglio dire che non era neanche il caso di dare così importanza proprio a questo post che in fondo aveva molto poco da dire rispetto ai miei gusti e alle mie preferenze, ma ti ringrazio per la solidarietà e il commento esteso.
    per quanto invece attiene parallelamente lì sì che si può ragionare sugli apporti possibili e auspicabili perché quello è sì un gruppo totalmente anarchico ma pur sempre un gruppo.
    e sinceramente ne sono anche molto orgogliosa e soddisfatta perché in qualche modo sta assumendo una forma che non si sa quale sia ma è comunque un sistema allargato di relazioni tra soggetti che non mi risulta siano legati tra loro altro che dall'appartenenza a quel blog.
    è quello che mi piace, trovarmi con qualcuno e rendere o costituire qualcosa che da soli non è possibile ottenere, quel valore aggiunto che secondo me è nella natura stessa delle relazioni tra individui e che non si vede che a distanza da una posizione meta esterna al contesto.
    sto divagando, scusa, grazie, se ti va torna, se ti va.

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  6. PIER
    per l'aspetto che dici "le storie le raccontiamo per noi stessi" ho una visione parallela alla tua, nel senso che quello che racconto a me stessa non lo scrivo sul blog, se lo trovo (un interlocutore esterno) è un discorso che preferisco svolgere in privato.
    infatti invidio chi ci riesce, io mi faccio condizionare da chi legge anche se a volte me ne frego e uso il blog come fosse un magazzino di cose che mi piacciono o mi interessano, tanto per averle sottomano.
    diverso il discorso dei commenti che per me sono l'essenza dei blog che li hanno aperti.
    perché mi danno la possibilità di consolidare in modo meno opprimente che via mail i temi che mi accomunano agli altri blogger.
    se fai caso mi vedi poco in giro ultimamente, di solito sto acquattata quando mi ricarico anche se poi qualcosa di balengo lo tiro fuori anche quando sembro esangue:)
    (mangi la lavanda con la marmellata?)

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