.
(...) vecchia (e stanca) bio contadina part time,
considero il blog una finestra come le altre che ho in casa e,
per chi guarda da fuori, una stanza al pari di un'altra.
bella o brutta che sia,
mi soddisfa e tanto mi basta.

domenica 24 luglio 2011

Eh,


Forse un talento in erba, bruciata sul nascere.

Eh, ventisette anni ad alcuni porta male.

Eh, il pericolo scampato dei signor nessuno.

Eh, mio figlio che tra un anno la scampa.

Eh, "mamma io mi sa che muoio giovane"

Eh, i pericoli scampati, sì

Ma dove sono gli amici? I genitori? La gente?

Eh, si vede no?

Eh, si capisce, non si specula sulla fragilità

Eh, non c'è neanche da chiederselo, perché?


Sei straziata, vuoi solo un momento di pace,

esageri, pensi che come le altre volte torni dal limite

e se non ci torni è uguale.

E nel momento che non fa differenza tra l'esserci

e il non esserci già non ci sei più.


Al contrario poi i deliranti di onnipotenza

che decidono che è la vita degli altri che non fa differenza.

Eh, Ma dove sono gli amici? I genitori? La gente?

Eh, si vede no?

Eh, si capisce ma sembra normale

intorno il sistema è corrotto e non lo vede, non si accorge.


Troppa fatica a starci a questo mondo.

Troppa gente che non ci vorrebbe stare.

Eh, si sente questa fatica anche se non ci fai caso.

Eh, entri ed esci quante volte al giorno da quelle porte

dove sopra hai scritto: pericolo, non avvicinarti!

Eh, cerchi i buoni sentimenti, ma se hai solo quelli peggiori

a disposizione è difficile arrangiarsi al meglio.


Eh, provi a parlare, le parole non escono.

Eh, provi ad abbracciare c'è solo l'aria tra le braccia

Eh, fuori piove.

Eh, guardi oltre.

Eh, provi a respirare, ecco, pare che sei ancora viva.

E' qualcosa. Prima o poi arriverà un pretesto per cui

capisci che valeva la pena e aspetti che succeda.

Eh, sì sei normale. Paralizzata nel tuo centro.

Sei capace di scamparla e invecchi così, pensando

che sei stata brava, l'hai scampata.





13 commenti:

  1. ...era brava...voce grandiosa, forte, più di lei stessa.
    Anch'io mi chiedo, ma dove sono gli amici? I genitori? La gente?
    E' in questi momenti che ti rendi conto di quanto, in realtà, sei sola...in mezzo a mille persone.

    RispondiElimina
  2. ti confesso che la mia prima reazione è stata piuttosto dura. ho pensato "e che cazzo! questa aveva/poteva avere tutto: giovane, piena di talento, ha raggiunto il successo, di conseguenza sarà anche ricca... e che fa? è ubriaca marcia dalla mattina alla sera. vogliamo parlare della gente comune, che non è più tanto giovane, non ha talenti particolari, anzi è proprio mediocre, e si sbatte per arrivare a fine mese, eppure cerca di fare del suo meglio, magari con un sorriso?". ecco, una cosa così. e ammetto che dietro ci sia un certo fondo di invidia. però è vero che non sta a me giudicare, che non so che cosa diavolo le passasse per la mente, quali fantasmi la tormentassero, in che modo avrebbe potuto salvarsi. forse è una sorta di pegno che uno deve pagare proprio per il talento, qualcosa che arde troppo intensamente e brucia dall'interno. meglio allora essere mediocri e campare cent'anni?

    RispondiElimina
  3. PAOLA
    o forse sei insieme alla gente sbagliata, disattenta, malata.
    almeno io penso che le vittime siano conviventi con i carnefici e allora il più debole soccombe.

    RispondiElimina
  4. GUCHI
    beh, se vedi i video dei concerti sospesi perchè è strafatta e guardi i suoi occhi si capisce che era già altrove.
    eppure qualcuno l'ha messa su quel palco e lasciata andare alla deriva evidentemente era stata spremuta a dovere, non rendeva più niente.
    il fatto che fosse una persona era secondario.
    diciamo un omicidio più che un suicidio.
    ha avuto successo poco più che ventenne, hanno cavalcato la sua disperazione e poi l'hanno scaricata.
    negli stessi anni mio figlio era messo un po' come lei, ma è un signor nessuno e in qualche modo l'ha scampata.
    io stessa che sono una signora nessuno ne ho fatte di ogni e l'ho scampata.
    ma c'è un sacco di signor nessuno che mica ci riesce.
    nel suo caso i suoi soldi ecc potevano fare la differenza se non fosse che (almeno credo) a nessuno è fregato niente o l'ha guardata come si dovrebbe osservare una giovane donna.
    era solo una cantante che aveva smesso di cantare.

    RispondiElimina
  5. Già.
    Mi ricorda un po' la storia di Rino Gaetano. Il più debole soccombe.

    GUCHI
    forse è una sorta di pegno che una persona deve pagare per essere se stessa in mezzo a tanta gente sbagliata, disattenta, egoista, ma sempre pronta a chiedere chiedere chiedere...forse.

    RispondiElimina
  6. non mi piaceva, non la seguivo, di conseguenza sentivo ogni tanto notizie dei suoi eccessi (e mi pare che già 1 o 2 anni fa lei stessa avesse affermato che stava per morire) ma nulla più. ciò che è vero è che il mondo dello spettacolo, come altri mondi, negli anni è diventato sempre più cinico e che di sicuro una parte della responsabilità gli va addebitata.

    RispondiElimina
  7. GUCHI
    sì era un pretesto per un discorso allargato sulla fragilità dell'essere umano e su due esempi opposti delle sue conseguenze.

    RispondiElimina
  8. io mi sono espresso: nessuna pietà per chi sceglie di suicidarsi. C'è gente che nonostante una vita difficile cerca di risollevarsi senza farsi del male. Come la mettiamo? a lei la vita aveva concesso un dono, non ha saputo usarlo per cambiare. Dall'altro lato ci sono suoi coetanei morti per mano di un carnefice...francamente delle scelte di vita della winehouse me ne frego!

    RispondiElimina
  9. AMOON
    sì, in parte qui in parte da te anche io mi sono espressa nel merito e qui in generale sul suicidio in due post di cui uno recente su sarah kane collegato al precedente.
    argomento verso cui ho nessuna certezza.
    infatti se leggi il testo che ho scritto è più che altro un interrogarmi su quanto labile sia il confine tra chi la scampa e chi no (sempre ammesso che basti scampare alla morte autoinflitta o provocata per dire che si stia vivendo)
    ho avuto amici che si sono suicidati e pur rispettando la loro scelta, non mi sento di archiviarla come un loro diritto punto. forse perchè è un pensiero che ho spesso e in qualche modo mi risuona, di cui mi occupo, che non so perchè mi coinvolge.

    RispondiElimina
  10. GUCHI
    in questi ultimi tre anni (quindi nel pieno della mia maturità) ho lavorato come sarta, con contratto a tempo intermittente (s'è mai sentito?), in trasmissioni come Amici, Uomini e Donne (orrore! me n'è bastata una!) e una volta anche in rai e ti assicuro...in quell'ambiente diventano squali anche le sarte poveracce come me! Fanno di tutto per prevalere sulle altre e non certo per la bravura.
    Non è un bell'ambiente, ma questo già si sapeva ai tempi in cui Gianni Boncompagni faceva "Non è la rai", dove, chi voleva anche solo fare la semplice sarta, doveva comunque "dare qualcosa" e questo a detta di mio cognato che fa il fotoreporter e conosce il meccanismo.
    Non sono più andata.

    Penso che la responsabilità di queste tragedie va attribuita si al mondo dello spettacolo che spreme fino all'inverosimile e sfrutta la disperazione di questi grandi e dannati talenti, ma va attribuita anche alle persone che gli stanno vicine e che in teoria gli dovrebbero voler bene e aiutarle, anche schiaffeggiarle se serve in questi momenti, ma che in pratica seguono l'onda dell'opportunità... opportunità di essere "amica" di un personaggio pubblico, opportunità di avere le porte aperte per il paradiso della notorietà o per il paradiso del dio danaro che ultimamente obnubila la mente di tutti.
    Che tristezza.

    RispondiElimina
  11. Nessuno ha diritto di togliersi la vita, nessuno, ma non sta a noi giudicare chi invece lo ha fatto...noi non siamo loro.

    RispondiElimina
  12. uno dei miei cantanti preferiti alcuni anni fa rischiò la morte per overdose; a suo dire, ciò che lo aveva portato alla dipendenza da droghe era il fatto di non riuscire più a distinguere tra chi gli stava vicino perchè lui era lui e chi lo faceva perchè lui era il famosissimo cantante di fama mondiale. se già per noi comuni mortali c'è il rischio di trovarci accanto persone che non tengono davvero a noi ma in modi diversi vogliono solo sfruttarci, immagino quanto peggio possa essere per chi è famoso o anche solo ricco.

    RispondiElimina