.
(...) vecchia (e stanca) bio contadina part time,
considero il blog una finestra come le altre che ho in casa e,
per chi guarda da fuori, una stanza al pari di un'altra.
bella o brutta che sia,
mi soddisfa e tanto mi basta.

martedì 30 agosto 2011

la fine d'agosto


bendata con un bel po' di pensieri, stanca e sognante, impegnata in giochi di carta o rannicchiata nel letto, a volte immobile per non finire intrappola o indecisa su quale gabbietta preferire mentre incredula siedo trafitta al cuore da una freccia scoccata a sorpresa tra le scale, oppure con i grilli chiusi in testa e giocare con i fili per scrivere leggera come piuma.

guardare curiosa fuori da una inferriata mentre un veliero finge di navigare su una scacchiera e intanto un uomo girato di spalle ausculta le pareti e poi osserva scendere delle uova da uno scivolo e infine, la notte, quando tutto il fumo è chiuso nella sua gabbia, sfinita con la penna ancora in mano trascrivo sogni in cui cammino sugli oceani sotto la pioggia

imparo a suonare melodie in gabbia per l'uomo steso ai miei piedi e poi pensieroso, affranto con le ali sfrangiate mentre una giovane con uno strano cappello a corno soffia su un polpo e il sogno finisce che al mattino ho la testa che sembra ancora fumare e decido di dare un taglio al filo rosso che pende dal cielo.

un tavolo un piatto bianco con dentro un rametto una calamita attaccata alla testa di un uomo che guarda il piatto e il rametto con la mano sinistra appoggiata ben salda mentre il primo questa volta è accucciato sotto a tanti campanelli che io sembro avvertire da dentro la stanza ferma con la mente impuntata in un angolo gli occhi fissi sulla porta di casa che un topino ha fatto nel muro.

certe ore sono annoiata che anche pensare che è sabato non aiuta e tutto è triste come un compleanno.
l'uomo dei capannelli pensa a come toglierseli dalla testa e guarda i binari di un treno poi si lega un fazzoletto che gli tappi le orecchie e fa bolle di sapone con dentro velieri. una ragazza calva sembra rassegnata al suo destino e mi guarda senza chiedermi niente, un'altra nasconde il viso e sembra una sirena, un'altra legge con ai piedi delle stoviglie mentre si fa una flebo di sangue, nella stanza vicino un uomo come un vecchio sarto rattoppa o accudisce una donna forse le ha strappato le ali, forse sta tentando di riattaccarle. al muro è appoggiata una regina senza mondi su cui regnare e nell'ultima stanza due donne e un carretto, una nascosta sotto e l'altra come in estasi sopra.
mi sveglio in mezzo al mare su uno scoglio, cerco di salire su un piccolo vascello in miniatura, allora sto ancora dormendo e sognando!
qualcuno mi dice: stai ferma. sono su un letto legata con corde sciolte che poso per un improbabile artista che insoddisfatto mi lascia per traghettare una pendola da una riva all'altra del fiume, la porta a un amico scienziato che lo aspetta ammirando un modellino del sistema solare con delle frecce nella schiena e il solito cappello a cono,

una donna a busto nudo e uno strano teatrino in testa lo guarda sguincia a sua volta osservata da una tipa o forse sorella perché anche lei a torso nudo che invece in testa ha un uccello forse uscito dall'uovo rotto che ha davanti.
fuori un uomo su un tappeto volante sfiora la prora di un veliero insabbiato mentre due donne trascinano una sfera su cui un altro guarda col cannocchiale.

tutti guardano. indosso strani binocoli ma non vedo altro che una lunga galleria dove volano pagine e pagine sfuggite dal libro che una giovane alata legge fluttuando. tic tic tic un telegrafo azionato dall'uomo degli uccelli in gabbia richiama una ragazza che si crede bambina nella culla e viene captato da un criceto che corre sulla sua ruota per far girare le rotelle nella testa di una donna immersa in una piccola pozza e


che poi si stende appesa ai fili per farsi asciugare, beve un tè sente la testa come un deposito di bombe. forse per quello dentro la vetrina la signora ha una gamba di ferro e perché quel tipo ha in testa un lampadario e legge un manuale di anatomia con un martello in mano?

lo sa dio sembra dire la bionda eterea che guarda in cielo o maledice il peso della cassaforte che ha rotto il suo carretto e intanto il treno a vapore inventa una ragazza di bianco vestita con le calze a righe e ci si fionda in sottofondo una musica uscita da un vecchio grammofono che si mescola al cinguettio e allo stormire di un certo numero di uccelli che girano intorno alla stanza.


meno male è settembre!
.

.
.
.

16 commenti:

  1. e io che pensavo che ti fossi annoiata...

    RispondiElimina
  2. e che cambia tra agosto e settembre? per me nulla...comunque notavo che la parola gabbia si ripete troppe volte in questo post...

    RispondiElimina
  3. Grandioso questo post! Ripasso per dirne due o tre

    RispondiElimina
  4. Una gran bella fine per essere un'agosto che, in un consuntivo io gli avrei affibiato ben altro, per via del caldo e dell'odio di tutti quei- e tu dove vai in ferie?- che allora diventa per me uno di quei periodi di festività; agosto come natale. Ma andatevi ad impiccare. E tutti la a portarsi via le loro gabbiette piene di fumo bijoux e trallallà. Però è bello vederlo a questo mnodo, come hai fatto te, deragliando e portandomi in una dimensione che mi si confà. Velieri che ti portano il vento tra i pensieri, che scompigliano e si scompisciano d'irrealtà. Irrealtà che, nella sua metafora è molto piu reale di quanto tenda a dissimulare. Una bella galleria insomma. Io un mese cosi, con quel consuntivo, per come la vedo, non lo cambierei mica per un settembre che non sò. O chissà se ne farai ancora su questa risma. Se mi chiedessero - quale è stato il piu bel post quest'anno visto in giro?- Io direi questo. Una la strutturas di un film di jodorowski o di bunuel, è un fumetto fotografico, una poesia per immagini e suoni che le parole tentano di confondere e che, se uno non si fa confondere, se uno non si fa confondere che fa? Beh, se mi lasci lo metterei anche sul mio questo qua per assegnargli il premio. Che premio? Beh, gli darò un titolo e un gran giurì composto da un'eminenza. Non so, poi si vede. Bello, bello davvero

    RispondiElimina
  5. GUCHI
    a volte capita di sentirmi annoiata, ma fortunatamente ho una mente fertile.
    tuttavia non posso dire di essermi divertita, forse in quel caso avrei preso come traccia un video diverso da questo.

    RispondiElimina
  6. AMOON
    molto acuta (come sempre) la tua osservazione sulle gabbie. il fatto che fossero per uccelli, in effetti è emblematica:)
    sulle differenze tra agosto e settembre, beh ce ne sono!
    agosto è un momento un po' come le feste di fine anno, la gente è via ecc ecc.
    settembre poi di solito per me è un mese molto bello per tanti aspetti, speriamo che sia così anche questa volta!

    RispondiElimina
  7. SIMURGH
    mi fa piacere che ti sia piaciuto, ci speravo dato che è un po' il frutto del seguire i tuoi blog.
    mi piace come costruisci le tue storie e a forza di studiarne la struttura e lo stile ho voluto cimentarmi nel mio piccolo.
    diciamo una sorta di esercizio di stile.
    puoi senz'altro farlo tuo sia adattandolo (quindi modificando la voce narrante da donna a uomo) e sia com'è, ma non è il caso che dici che è mio.
    preferisco scomparire o essere poco visibile (lo sono già anche troppo)
    grazie e buona serata

    RispondiElimina
  8. SIMURGH
    direi che non è possibile modificare il testo, ho provato a rileggerlo, ho detto una cazzata.
    ma se lo prendi non dire che è il mio. grazie

    RispondiElimina
  9. Chapeau madame!
    questo post è da oscar :)))

    (giusto per rompere l'equilibrio...a me dispiace un po' che l'estate vada ormai finendo, quest'anno me la sono goduta davvero al mare... come non mai :D)

    un bacio :*

    RispondiElimina
  10. ROSY_LES BIJOUX
    troppa grazia!
    grazie assai!
    ho avuto un muso ispiratore che sebbene confuso è geniale, dunque ho solo applicato a uno stile alcuni tocchi personali che credo avranno sviluppi:))

    RispondiElimina
  11. beh allora ti auguro che anche questo settembre risponda alle tue aspettative. Io faccio tanti progetti ora...stranamente non li faccio a dicembre boh...sarà un'abitudine rimastami dal periodo scolastico. Buongiorno

    RispondiElimina
  12. AMOON
    anche per me è come per te, infatti da sempre uso le agente "universitaire" che iniziano appunto a fine agosto.
    stagione in cui l'energia autunnale già si affaccia.
    l'inverno è di suo un momento di stasi di riposo, non ha molto senso far finire l'anno a dicembre, meglio allora fare come nel calendario cinese e farlo cominciare con la prima luna di primavera!
    ma di agente che iniziano a febbraio non ce ne sono:(

    RispondiElimina
  13. COOKSAPPE
    benritrovata, starò in guardia (come sempre) grazie!

    RispondiElimina
  14. Menomale sì!!!!
    Anche io in attesa che sia
    pieno inverno.

    RispondiElimina
  15. WALKINGBLUE

    "e il suo caldo artificiale addosso"
    tanto per citarti:)

    le stagioni son tutte uguali hanno i loro alti e bassi.
    se hai il gelo addosso, neanche i 40° di agosto lo sciolgono e per quanto freddo faccia in inverno, se hai un briciolo di calore umano addosso basta.

    ma io posso commentare da te?

    RispondiElimina