Ho visto una metà molto abbondante
Di questa vita fluttuante... ah, ecco
La magica parola: metà, mezzo,
Così carica di significati,
Che c'invita a gustare più di quanto
Possiam mai possedere.
Il mezzo della vita è la migliore
Età dell'uomo, quando il passo lento
Gli concede riposo.
E' a metà strada il mondo
Fra cielo e terra;
Vivere a metà via fra città e campi;
Con terre a metà via fra fiumi e colli;
Essere metà dotto, metà signore, metà
Affarista; vivere
Metà come l'aristocrazia,
Metà in combutta con la gente comune,
In una casa a metà bella e brutta,
Metà elegante e metà barcollante
Vestiti e gonne a metà vecchi e nuovi;
Cibi metà squisiti, metà scipiti,
Servi nè troppo furbi nè troppo sciocchi;
Mogli nè troppo belle nè troppo brutte.
... E così nel mio cuore mi sento metà Buddha,
E metà quasi quasi una beata
Fata taoista.
E metà di me stesso a Padre Cielo
Restituisco; l'altra metà ai bambini lascio...
Per metà penso a far progetti e piani
Per la posterità, ma non dimentico
Che la tomba mi attende, e che quel giorno
Renderò conto a Dio della mia vita.
Più saggio è l'ubriaco ch'è ubriaco a mezzo;
E i fiori a mezzo sboccio, allora son più belli;
Fila bene una barca con vele a metà alzate;
Trotta meglio un cavallo con redini a metà tirate.
Chi ha quasi troppo è in ansia,
Chi ha quasi troppo poco
Gode di più i suoi beni.
Poichè la vita è fatta di dolcezza e di amaro,
Chi ne gusta metà è il più furbo e il più saggio.
Li Mi An
(XVI sec?)
tratto integralmente da: Importanza di capire di Lin Yutang (un'antologia di testi cinesi dei primi secoli d.C. al 1600 ca. in buona parte svolta in forma di interazione e dialoghi tra i diversi filosofi o semplici individui sia contemporanei tra di loro e sia appartenenti a epoche diverse e lontane) anche qui CLICK
nella foto ci sono almeno sette metà
Ero partita il 20 ottobre con questo discorso sulle metà, nel post cerniere (che poi si collegava agli altri che ho messo là in fondo) e sul post di partenza su una volta per tutte. poi trovai il visconte dimezzato e adesso questo che trovo adorabile per la grazia e la serenità con cui viene descritta una sensazione che ha spesso connotazioni di rimpianto, mancanza, tristezza.
E neppure è ottimistica o di esagerato esercizio di buoni sentimenti, così pacata ma sorridente e ammiccante, resta aperta. Si potrebbe procedere all'infinito con gli esempi o farne un estratto, provare a trovarne di migliori e più attuali, intanto lascio qui.
sì, è molto bella questa poesia (? non so se è la definizione giusta!)
RispondiEliminaGUCHI
RispondiEliminalieta che ti sia piaciuta!
buona domenica!