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(...) vecchia (e stanca) bio contadina part time,
considero il blog una finestra come le altre che ho in casa e,
per chi guarda da fuori, una stanza al pari di un'altra.
bella o brutta che sia,
mi soddisfa e tanto mi basta.

martedì 10 gennaio 2012

La (lunga) storia di Teti


Eccola che dona al figlio Achille le armi forgiate dal dio Vulcano.

Teti divinità primordiale della mitologia, personificazione della fecondità femminile del mare.

La più giovane e la più bella delle Titanidi nate da Urano e Gaia sposò uno dei suoi tanti fratelli, Oceano, dal quale abbe più di tremila figli quanti sono i fiumi del mondo e chissà quante figlie, le Oceanine, che rappresentano invece i ruscelli e le sorgenti.

Fu Teti ad allevare Era e anche sua figlia Rea per sottrarla alla lotta tra Zeus e Crono.
Poi, per gratitudine Era compensò Teti contribuendo a rappacificarla con Oceano con cui aveva litigato.


La sua dimora è posta all'estremo occidente, oltre le Esperidi, nella regione in cui ogni sera il Sole termina il suo tragitto.

Come fu che diventò anche la madre di Achille essendo sposa di Oceano?

Andò che essendo dea, formò col mortale Peleo un'unione che, tuttavia e ovviamente, fu solo momentanea per via delle differenze che separavano gli sposi, ma da cui nacquero diversi figli di cui Achille era il settimo.
Per ognuno Teti cercò di annullare l'apporto genetico e quindi mortale di Peleo col fuoco e ovviamente ciò portò alla loro morte, solo Achille scampò perchè il padre si accorse e prevenne il gesto di Teti che infuriata lo abbandonò e fece ritorno dalle sorelle nel seno del mare.
Questa versione spiega così il famoso tallone: che all'inizio del rito Achille si bruciasse le labbra e il soprosso del piede sinistro che poi venne sostituito da Chirone con quello del veloce gigante Damiso.
Paul Rubens
In quella più nota invece si deve alla distrazione di Teti che nell'immergere Achille nello Stige trascura di bagnare il tallone con cui lo tratteneva nel compiere l'operazione che avrebbe dovuto renderlo invulnerabile.
Nell'Iliade di Achille si dice che crebbe senza conoscere il latte di donna, nutrito solo con interiora di leone e midollo di orsi.
Sarà lei che Achille invocherà nei momenti del bisogno a cui la dea accorrerà cercando di dargli consolazione e al tempo stesso salvarlo dal suo destino o quanto meno posticiparlo.

Madre premurosa e creatura generosa compare spesso in aiuto dei protagonisti della mitologia greca e in numerose leggende. Gian Domenico Cassini le titolò un satellite di Saturno da lui scoperto nel 1684.


8 commenti:

  1. da tutto ciò si può concludere che Achille era un mammone?

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  2. GUCHI
    uomini, semidei o "emotivi anonimi" che dir si voglia, non lo sono in fondo un po' tutti?

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  3. Teti, divina Teti!!
    Besos mitológicos!! Chus :))

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  4. che poi quell'Achille con Patroclo .. certi numeri :P

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  5. PIER
    speravo in un tuo diverso commento per darmi il la a una battuta, mannaggia invece l'hai buttata sul conflitto di interesse:)

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