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(...) vecchia (e stanca) bio contadina part time,
considero il blog una finestra come le altre che ho in casa e,
per chi guarda da fuori, una stanza al pari di un'altra.
bella o brutta che sia,
mi soddisfa e tanto mi basta.

domenica 12 febbraio 2012

La gatta, Shōzō e le due donne









Una donna scrive alla rivale per avere indietro almeno Lily, dato che le ha preso il marito, la casa, la felicità, il futuro e il buon umore.
L'altra legge, mentre l'uomo gioca con il felino, e pensa che forse la ex ha ragione, anche lei vale meno della gatta, così si decide a intimargli di restituirla alla donna.
La gelosia prende il sopravvento e come nel caso della ex anche l'attuale consorte si rende conto che persino nella scelta del cibo il marito le impone le preferenze del gatto.
La zizzania è sparsa e ben presto attecchisce in un terreno già fertile di dissapori coniugali.
In più il desiderio di non darla vinta alla rivale rende ancora più acre il dilemma.
Dopo una notte di pioggia di graffi e pizzicotti ottiene l'allontanamento dell'animale e anche la madre di lui è concorde nel dirgli che l'affetto che dimostra alla gatta è eccessivo, oltretutto anche a lei dava noia sta gatta per l'insieme dei tanti motivi che chi possiede gatti ha ben presenti.
E così la promessa viene mantenuta e dopo sei giorni la gatta parte affidata alle mani di un intermediario alla volta della casa dell'ex.
Da quel momento il tarlo della macchinazione entra nella testa dell'ex proprietario: "e se fosse un'esca per farmi tornare?", l'unica speranza era che, come in passato, la gatta fuggisse e tornasse da lui.
Il racconto snocciola del rapporto amoroso che chi li ama instaura con gli animali domestici.
Le loro qualità e atteggiamenti, i capricci e le virtù di una razza che sembra derivare direttamente dal mondo stregato della magia e del mistero.
I sospetti della coppia erano in verità infondati perchè quello che aveva mosso l'ex era proprio affetto e il sentirsi in debito per i maltrattamenti che aveva inflitto all'animale ai tempi in cui viveva con lei e il marito.
Tuttavia la gatta gradisce poco la nuova sistemazione e il giorno dopo scappa senza aver toccato cibo nè usato la lettiera.
Un giorno intero aggomitolata con aria triste e depressa e alla prima svista della sua padrona, via, sparita!
Ma nella notte di qualche giorno dopo, torna con tutt'altro atteggiamento.
Bussa, miagola dalla finestra.
Si sa i gatti son così, devono essere loro a decidere dove stare e cosa fare invece di essere trattati come un pacco postale.
Dopo oltre un mese da quando l'aveva ceduta, acquattato nell'erba in attesa di Lily, pensava che soltanto lei, con quegli occhi pieni di malinconia riusciva a indovinare i suoi pensieri tristi e a consolarlo, mentre nè Shinako nè Fukuko e neppure sua madre lo avevano mai capito. (pag. 806)
"Eccola qui" La gatta gli rivolse uno sguardo terribilmente inespressivo, da cui non filtrava nessuna emozione. Fu tutto. Lily si raggomitolò, le zampe anteriori strette al torace, e, dopo aver scosso un poco la pelle della schiena e delle orecchie, come se avesse freddo, chiuse gli occhi quasi a dire: "Non riesco a stare sveglia ho troppo sonno".
E così senza bisogno di concludere nulla, solo il racconto di mille pensieri su un semplice gatto.

(in poche parole piaciuto moltissimo)

Essì proprio eclettico Tanizaki, si intende di piccole cose, sembra che la sua vita sia tutta nelle pieghe psicologiche a prescindere dai luoghi e dagli incontri, anche sull'amore la pensa un po' come me. Forse ne parla con convinzione proprio solo a proposito di quello per gli animali, negli altri casi fa ricorso ad altre definizioni.

2 commenti:

  1. questo lo conosco e mi è piaciuto molto.

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  2. paralellamente alla suspance per la vicenda e ai pensieri che innescava la faccenda, ho riso tutto il tempo, e anche la micia sotto sotto ha apprezzato!
    guarda io e Tanizaki saremmo andati d'accordo avrebbe potuto fare il pittore è un genio!

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