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(...) vecchia (e stanca) bio contadina part time,
considero il blog una finestra come le altre che ho in casa e,
per chi guarda da fuori, una stanza al pari di un'altra.
bella o brutta che sia,
mi soddisfa e tanto mi basta.

mercoledì 21 marzo 2012

allora, cosa facciamo?



oggi la dedico alla scemite che mi ha colto e pare stenti ad abbandonarmi.
il problema è che scrivere che faccia almeno un po' ridere?
il senso dell'umorismo è così soggettivo!
ancora più criticabile delle lagne per cui si sa, facilmente si è portati a perdonare, comprendere e pietire.
invece io dico l'essere divertenti a prescindere dalla satira che un po' specula sull'attualità quasi sempre deprimente e cupa.
vebbhè tanto ci penso, a dopo.

2 commenti:

  1. il mio prof. di filosofia, parlando del teatro, diceva che è molto più facile fare piangere che fare ridere. forse il senso del disastro è oggettivo?

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