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(...) vecchia (e stanca) bio contadina part time,
considero il blog una finestra come le altre che ho in casa e,
per chi guarda da fuori, una stanza al pari di un'altra.
bella o brutta che sia,
mi soddisfa e tanto mi basta.

sabato 3 novembre 2012

lo chiamavano mago

del sole basso
che fissa nello sguardo
la luna nell'alba

quando arriva una giornata di sole a novembre, puntuale ritrovo un po' di luce negli angoli della casa che restano bui nelle altre stagioni.
è il sole che si inchina all'inverno e passa rasoterra così da entrarmi negli occhi quando sono seduta, oppure stesa sul letto anche se è ancora giorno.
mi faccio ombra con la mano mentre riposo lo sguardo appena più in là, in quello della luna.

i liguri sono orgogliosi di questo medico e a me ha sempre fatto molta tenerezza.
Renzo Mantero era uno specialista della mano, un cultore di ogni aspetto connesso a questo organo, che fosse arte, musica, poesia.
uno di quelli che ha fatto un solo lavoro e lo ha saputo fare molto bene, perchè è sì un luogo comune dire che quando se ne fanno troppi, di mestieri, i più vengono male, però è anche vero.
si dice o non si dice: Ognuno el so mestè?
una volta si nasceva con un mestiere e si moriva con quello, adesso bisogna saperne fare tanti e forse anche per quello lavorare è meno appassionante.
Mantero invece ha speso la sua vita facendo del suo interesse professionale una sorta di opera d'arte e chi gli ha affidato le proprie mani, mettendosi nelle sue, poteva cogliere quella sua passione e apprezzare meglio e di più quelle stane palette con attaccate quelle cinque bacchette.


"A Mantero piace ricordare quelle in preghiera di Durer, quelle di Abramo Lincoln. O la mano di Dio dipinta da Michelangelo nella Cappella Sistina. E poi quella di Topolino, una mano che lo appassiona. "Walt Disney era un grande ricercatore, una specie di Konrad Lorenz alla rovescia", dice. "Si era accorto che gli uomini non usavano tutte e cinque le dita e allora disegnava tutti i suoi personaggi con sole quattro dita. Aveva notato anche lui che la mano è uno strumento più perfetto di quanto l’uomo si meriti". Usare tutte e cinque le dita è difficile. Solo i geni ci riescono. "La gente normale usa tre dita", dice Mantero".

Il corsivo è tratto dall'intervista di Sabelli Fioretti a Renzo Mantero nel 1992. 
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