Stai colmo!
Questo mi sono detto nel fare voto di vastità, scavando il fosse, usando il confine tra sogno e bisogno (l’incubo è confonderli).
Come un intimatore di alt, come un battitore di ciglia che mette all’asta gli apostrofi delle palpebre, come l’inventore del cuscino anticalvizie o del transatlantico anti agressione, come chi è posseduto da sciamanesimo estatico, a suon di decibellezze da scorticanto, come giaguaro che diventa uno degli animali più lenti se in ascensore e come lumaca che diventa uno dei più veloci se in aereo, così tra tellurico e onirico, tra lo scoppio delle alte cariche dello stato (delle cose), tra me e me, in uno spazio da antipodi, in un limbo dell’imparadiso (infermo di mente piu’ che fermo di mente), ho avuto un sentore: urge.
Alessandro Bergonzoni
associazioni e assonanze comiche tra sogno, realtà e paradossi di Alessandro Bergonzoni. Geniale, era tempo che volevo "rendergli omaggio".
Di lui, cioè del suo modo di parlare e di scrivere, capisco quasi tutto perché salta come sanno fare i cervelli che corrono più veloci delle dita sulla tastiera e delle corde vocali.
Corrono così svelti (i cervelli) che il più delle volte ci lasciano attoniti e lasciamo perdere quel che ci dicono rifugiandoci nel noto e rassicurante, trascurando la dose di pazzia galoppante in cui ci indurrebbe seguirli da vicino e con attenzione.
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