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(...) vecchia (e stanca) bio contadina part time,
considero il blog una finestra come le altre che ho in casa e,
per chi guarda da fuori, una stanza al pari di un'altra.
bella o brutta che sia,
mi soddisfa e tanto mi basta.

domenica 26 gennaio 2014

Gocce

E all’improvviso
gocce, gocce
di candido grido
sferzate nel vento
nella sabbia d’oro
e di fuoco.
E forte è il tumulto
che la terra si squarcia
e l’acqua sprofonda
come giorno nella notte
e silenziosa, crea la vita.
Un piccolo fiore
sale , sale come piuma
di gabbiano al vento
tremula e innocente
al giorno in festa.
E ora danza
piccolo fiore del deserto
e sempre ondeggia
canta e… canta
forte dei colori del giorno
e l’azzurro e il giallo…
Ma il tuo destino
è scritto nella sabbia
che cambia il suo volto
come manto di seta
mosso dal vento,
e nel suo volto
tu presto ti inabisserai.

E ancora gocce
che stillano da nubi
e scorrono in rivoli
e lente
la terra nutrono.

Enkheduanna


Secondo gli storici, il primo poeta e il primo poema noti al mondo sono opera di una donna sumera, Enkheduanna, e risale al periodo immediatamente precedente al 2250 a.C., anno in cui (forse) muore, lasciando una corposa testimonianza della sua attività di scrittrice cuneiforme tra cui, il testo più noto, è l'Inno a Inanna (la dea che ha 'inventato' l'amore libero) e diverse poesie.

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