quei particolari momenti, in cui ogni condizione è la più favorevole, succedono nella vita a prescindere dal ruolo, dal gioco, dalla notorietà o meno del protagonista con la differenza che, mentre l'uomo qualunque può accorgersi o no dell'opportunità guadagnata o ricevuta, quello al centro dell'attenzione ne è consapevole fin da prima che l'evento fortunato si verifichi e si impegna per sfruttarlo al meglio così che poco a poco tutti si accorgano della sua buona stella e ottima forma.
lo spunto mi è venuto dal successo che Vincenzo Nibali sta ottenendo al Tour, dal modo in cui sta gestendo la sua corsa guadagnando l'ambita maglia gialla, e per come sa porsi con i colleghi/rivali, la stampa e la vita.
un ragazzo che invece di biascicare da illetterato un qualche dialetto veneto bergamasco, come la gran parte dei ciclisti (spiace dirlo, ma è risaputo che se la giochino con gli sciatori in quanto a incapacità comunicative), sa parlare l'italiano, senza neanche un po' di accento siciliano, è paziente con tutti, modesto, umile, e determinatissimo a esprimere il suo meglio in gara.
qualcuno sta già dicendo che arriverà a Parigi in giallo grazie alle numerose defezioni forzate e non, ma poco importa.
indipendentemente dal risultato finale, dalla passione sportiva o dal campanilismo è comunque un piacere assistere, e in qualche modo partecipare, all'impresa perfetta, al gesto atletico impeccabile, al momento speciale in cui il vento è in poppa, e poi... stasera torna Last Cop!
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