ci voleva lo svagato agosto per trattare un tema che mi è molto vicino e che mai avrei pensato così comune né etichettato addirittura come sindrome (rbf).
la traduzione dell'acronimo è impietosa, niente meno che: 'faccia da stronza', ed è decisamente eccessiva anche se è comprensibile che l'osservato/a si senta a disagio o intimorito da uno sguardo in effetti un po' truce e accigliato.
i motivi, le scusanti, gli effetti, studiati dagli 'esperti', sono tutti leciti e corretti, ma personalmente mi sfugge l'origine di un'attitudine di cui ho visto le prime apparizioni verso l'età adolescenziale e che mai sono riuscita a mitigare fino ad arrivare a considerarla 'innata' benché silente per i primi tre lustri.
a volte scruto tra le rughe d'espressione di chi, come me, ne è affetto e in risposta ho quello che a mia volta rimando a chi si sofferma con insistenza sul mio grugno: 'beh?... e allora?'.
altro discorso se la stessa caratteristica compare tra le pieghe dei volti maschili.
in quel caso la lettura è positiva: riflessivo, sensibile, intelligente.
in tutti i casi, al fondo di tutto c'è un misto di timidezza e misantropia condito con un pizzico di schizofrenia perché il più delle volte dentro al mostro apparente ci sono una gamma di stati emotivi 'normalissimi' che possono andare dall'allegria al sorriso interiore, dall'attenzione al disinteresse, infatti, come ben sanno gli 'intimi' delle 'rbf', se e quando di tratta di manifestare sentimenti meno amichevoli, allora sì che il grugno diventa una maschera che incute vero terrore.
Ecco la Teti! La riconosco :)) sono Randy e sono tornata!
RispondiEliminati fermi per le ferie?... ;)
EliminaAhahaha .. ho riaperto il blog, ma parto domani mattina per le vacanze. Ho avuto problemi di salute. Ma non voglio tediarti,.. Il mio blog: dolcerandy.blogspot.it :))
RispondiEliminatoccata e fuga... allora buone vacanze!!!
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