quello sottile, si intende, mica quello falso e neppure quello di pancia.
manifestarlo spesso è utile a risolvere sul nascere un conflitto.
crea quel momento sospeso in cui l'altro, che si vorrebbe mettere alle corde o strozzare, ti guarda stupito mentre scandaglia nell'animo e nelle parole appena espresse e lì capisci se prova un lieve senso di colpa oppure il sapore della vittoria per aver toccato un tasto sensibile o averla sparata davvero troppo grossa.
il proprio imbarazzo dura poco, perché subito passa all'altro, al suo prodigarsi per rimetterti nel tuo agio e se poco prima era incurante del prossimo scoppio di una tua giugulare, ora tituba e tentenna perché sa benissimo che quella manifestazione di imbarazzo è il segnale che prelude a una sentenza definitiva e a una interruzione del dialogo o della lite, è l'anticamera dell'indifferenza, l'abbandono senza vinti ne sconfitti del contendere, la crepa insanabile nel corpo intangibile, invisibile e intimo.
Teti...non sai quante volte, con i tuoi post, tocchi un tasto dolente della mia vita! :'(
RispondiEliminain questo caso spero che sia perché ti trovi nell'imbarazzo di una scelta tra due o più cose fantastiche...:)
EliminaEcco...magari!
Eliminaallora sbarazzati...:)
Eliminaqui non ci riesco proprio ... mi viene subito fuori un : ma che cazzo dici?
RispondiEliminaanche a me, appunto dicevo...
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