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(...) vecchia (e stanca) bio contadina part time,
considero il blog una finestra come le altre che ho in casa e,
per chi guarda da fuori, una stanza al pari di un'altra.
bella o brutta che sia,
mi soddisfa e tanto mi basta.

martedì 29 marzo 2016

Baal_zebub il signore delle mosche

era così certo che il tempo e le varie colonie di Diptera e Coleoptera avessero cancellato ogni traccia del delitto che inviò una lettera anonima per far ritrovare i resti del 'corpo del reato' così da dare consolazione ai parenti e mettere fine ai loro piagnistei, invece finì in galera.

il corpo era meglio conservato del previsto perché abbandonato su un'area infestata di pesticidi a cui solo la Hermetia illucens si era dimostrata resistente e capace di svolgere un compito che altre specie non avevano potuto compiere con altrettanta alacre solerzia.
ciò nonostante era impossibile attribuire una causa certa di morte a meno di ricercarla là dove il tempo e la fauna cadaverica avevano scavato.
l'analisi della Cochliomyia macellaria aveva rivelato che il soggetto era stato drogato e dal gozzo di diversi ematofagi furono estratte tracce di un dna di una persona diversa dalla vittima, cioè il suo.
ma fu una larva di Calliphora a portare gli investigatori a riscontrare al suo interno la presenza di particelle di polvere da sparo, dunque, all'allontanamento spontaneo o meno, era seguito un omicidio.
ma aveva sempre un alibi inattaccabile.
il giorno che ne aveva denunciato la scomparsa, dopo il lavoro era stato a lezione di tiro al poligono e poi era tornato a casa del padre da cui si era trasferito dopo la partenza di lei per un allontanamento consensuale di riflessione e da allora era stato sotto sorveglianza per mesi.
lo provavano i riscontri e le testimonianze.
ma il calcolo derivato dalle puparie vuote e non, depositate nel tempo dalle mosche Sarcophagidae che tornano a depositarle nel luogo da cui hanno preso vita, dice un'altra cosa, spostando indietro di un paio di mesi l'abbandono del corpo che si credeva vivo e vegeto a passeggio per una scalata in solitaria da cui raramente faceva giungere messaggi e foto di paesaggi ameni che lui stesso aveva provveduto a inviarsi e inviare a conoscenti e amici nel tempo, fino al giorno in cui dichiarava di averla attesa invano al punto di incontro del suo ritorno.


liberamente estratto dall'articolo Gli insetti al servizio degli inquirenti


4 commenti:

  1. uhm... dovrò chiedere a Lisbeth Salander, lei si che sa investigare :P

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    1. se succedesse qualcosa di sospetto qui intorno e venissero a indagare sulle mie navigazioni di questi giorni... mi sa che finirei tra i sospettati...

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  2. occorre un buono stomaco, ma il brano è affascinante
    massimolegnani

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    1. ha stupito anche me l'articolo da cui ho tratto ispirazione... ma come scrittrice di polizieschi potrei arrivare al massimo a un paio di cartelle... arrivo troppo presto al sodo:)

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