dunque è dal VI secolo a.C. che si usa la metafora della speme come appiglio contro il destino che spegne uno ad uno gli altri sentimenti, sempre partendo dai più nobili.
*La sola dea rimasta quaggiù fra i mortali, è Speranza: ci hanno lasciati gli altri, sono ascesi all'Olimpo.
Partì la Buona Fede, gran Diva: partì la Saggezza
il Giuramento fido fra gli uomini più non si trova,
né più venera alcuno gl'immortali celesti.
Spenta è la razza degli uomini pii: né più alcuno rispetta
né le leggi degli uomini, né i decreti divini.
Ma sinché vive, sinché vede ognuno la luce del sole,
verso gli dei si mostri poi, la Speranza onori,
e, preci offrendo ai numi, bruciando a lor femori pingui,
sacrifichi a Speranza, prima ed ultima Diva.
E dagli obliqui discorsi degli uomini iniqui si guardi,
che, senza avere mai riguardo agli Immortali,
ai beni l'un dell'altro rivolgono sempre le brame,
coprendo opere turpi con apparenza bella.
e per i tanti altri uniti dalla stessa sorte infame. |
e su tutta la terra, in alto librandoti
facilmente. Nei conviti e in tutti i banchetti sarai presente,
adagiato sulla bocca di molti.
Accompagnati da flauti dal suono acuto, uomini giovani
e decorosamente amabili canteranno te, con voce bella
e chiara. E quando, nei recessi dell'oscura terra,
verrai alle case molto lacrimate dell'Ade,
mai - neppure morto - perderai la fama, ma sarai a cuore
agli uomini, avendo sempre un nome indistruttibile,
Cirno, per la terra dell'Ellade e per le isole
aggirandoti, varcando lo sterile mare pescoso;
e non seduto sul dorso di cavalli, ma ti condurranno
gli splendidi doni delle Muse dalla corona di viole.
E per tutti quelli cui sta a cuore, anche tra i posteri,
tu sarai ugualmente motivo di canto, finché ci saranno la terra e il sole.
La poesia finisce con un verso riferito al soggetto a cui è diretta, lo stacco dal resto perché in questo contesto appare più consono a rappresentare una sorta di risposta di chi giustamente e inutilmente pretende la verità vera e invece riceve solo delle belle parole e tante menzogne:
Ma io da te non ottengo rispetto, neppure poco;
con le parole tu mi inganni, come s'io fossi un bambino.
sottoscrivo l'appello e aggiungo che è più di una speranza, è un'esigenza che non può essere disattesa (non m'aspetto nulla dall'Egitto, ma dall'Italia sì)
RispondiEliminamassimolegnani
(come per Ilaria Alpi e Miran Hrovatin?)
Eliminase vuoi ti faccio un sunto dei motivi per cui passeranno i secoli in compagnia della sola speranza...
sarò cinico ma ho già l'insofferenza per come la stampa (certa stampa) ha iniziato a ricamare sulle parole della madre, ed anche per come certi politici hanno iniziato a produrre retorica sulle stesse parole. Per il resto mi chiedevo se mai accadesse il contrario, cosa farebbe con Noi uno stato estero? poi ho pensato al G8 e ho cominciato a scorrere l'oroscopo ...
RispondiEliminaa me invece i corollari intorno al caso importano un bel nulla.
Eliminail punto è la mera notizia, come i ragazzi messicani e gli altri delitti insoluti perché insolvibili da chi è colluso a prescindere.
hai detto bene ricordando il g8.
ma ci sono altri casi anche più recenti, qui è altrove.
il sistema è globale e poco o niente importa se sia endemico o importato, tanto quello è, senza eccezioni.
sperare in qualcosa di diverso, addirittura di giusto, è pura utopia.