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(...) vecchia (e stanca) bio contadina part time,
considero il blog una finestra come le altre che ho in casa e,
per chi guarda da fuori, una stanza al pari di un'altra.
bella o brutta che sia,
mi soddisfa e tanto mi basta.

domenica 29 maggio 2016

moto perpetuo

in fondo siamo acqua per il 65% e per il resto appaiati alle cozze e alle lumache in quanto a proteine e altri componenti.
dunque in qualche modo assomigliamo più all'oceano che alla terra, alle montagne o a un prato e ci muoviamo anche stando fermi.
il cuore e i polmoni, certo, ma anche il cervello è sempre 'connesso', e poi l'onda che abbiamo dentro e si muove orchestrata dalla luna.
Socrate diceva* che ciò che è in moto perpetuo è immortale.
ma c'è moto e moto perché invece si muore, si perdono i liquidi e il resto è poca roba tanto da stare in un vaso, ma per quaranta litri d'acqua serve un barile.
comunque sia, dire che 'polvere eri e polvere tornerai' è improprio, puzza di materialismo ed è quindi poco romantico (del resto chi l'ha detto, quando lo ha detto era infuriato). 
invece si potrebbe benissimo dire che siamo gocce nel mare, piccole, sempre diverse, sballottate, a volte nuvole, a volte pioggia altre volte pozzanghere, cristalli di neve o che so? un sedano?
poco importa tanto un po' d'acqua è in tutte le cose ed è in questo senso che un po' siamo immortali.
l'anima?
ma esiste l'anima?


*L'anima, tutta, è immortale; infatti ciò che è in moto perpetuo è immortale: ciò che muove altro e ciò che è mosso da altro, quando cessa di muoversi, cessa di vivere. Dunque solo chi muove se stesso, dal momento che non lascia se stesso, non smette mai di muoversi, ma è fonte e principio (arché) di movimento anche per tutte le altre cose che si muovono. Il principio non è venuto a essere (ageneton): infatti ogni cosa che è venuta a essere, è venuta ad essere necessariamente da un principio, ma il principio non è venuto da niente. Perché se fosse venuto a essere da un principio, non sarebbe, a sua volta, principio. Poiché non è venuto ad essere, è anche necessariamente incorruttibile. Infatti se il principio cessasse di esistere, non sarebbe fatto venire a essere da niente, né altro verrebbe a essere da questo, se davvero bisogna che tutte le cose vengano ad essere da un principio. Ecco perché ciò che muove se stesso è principio di movimento. Ed esso non può né smettere di esistere né venire ad essere, o accadrà che tutto, il cielo e la terra, si fermerà cadendo in rovina, e non ci sarà mai più qualcosa che lo faccia muovere. Ma poiché ciò che si muove da sé è stato visto come immortale, chi dice che proprio questa è l'essenza (ousia) e la definizione dell'anima non farà una brutta figura. Infatti il corpo (soma) cui il movimento è dato dall'esterno è inanimato (apsychon), mentre ciò che lo dà a se stesso da sé è animato (empsychon), poiché questa è la natura dell'anima. Ma se questo è vero, che quanto si muove da sé non è nient'altro che anima, allora necessariamente l'anima è immortale e non venuta ad essere.

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