e per insultare qualcuno?
esistono regole e precedenze o ci si regola un po' come viene?
il monsignor Della Casa ne sa e ne dice anche a questo proposito: capitolo XIX, Bando agli scherni e alle ingiurie – occorre saper fare bene le beffe.
Schernire non si dee mai persona, quantunque inimica, perché maggior segno di dispregio pare che si faccia schernendo che ingiuriando, conciosiaché le ingiurie si fanno o per istizza o per alcuna cupidità, e niuno è che si adiri con cosa (o per cosa) che egli abbia per niente, o che appetisca quello che egli sprezza del tutto: sì che dello ingiuriato si fa alcuna stima e dello schernito niuna o picciolissima... ecc., ecc...
a scorrere velocemente, e applicare, il suo galateo si ricavano utilissime indicazioni e suggerimenti per perfezionarsi nell'arte della misantropia educata... anche perché a osservarlo in toto ci si diventa per forza o si viene considerati tali da tanta attenzione è posta nell'evitare qualsiasi disagio al prossimo... tanto che, appunto, quasi quasi fai prima a escluderlo.
pensare che proprio oggi ho sfanculato i nuovi vicini, rei di avermi riempito il davanzale di peli e capelli. che se il buongiorno si vede dal mattino... sai cosa? ultimamente l'educazione è presa per debolezza, e subito approfittano...
RispondiEliminainfatti... finisce sempre che il maleducato / incivile è chi protesta per il malfatto, mica chi l'ha compiuto!
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