massimo sestini, classe 1963, suppongo schivo (a giudicare dalle poche interviste rilasciate e dalla scarsa presenza sul web), attivo fin da giovanissimo con un punto di vista particolare: le foto aeree.
autore dello strepitoso calendario 2016 (per la polizia), ma anche gli 'scarti' sono notevoli, e di innumerevoli reportage sui principali eventi degli ultimi decenni.
ovvio che mi piaccia, per l'attitudine a raccontare le storie da sopra invece che da dentro.
belle da vedere, e con qualcosa da scoprire soffermandosi per qualche istante, così da cogliere i significati o le evocazioni invece di un'essenza, di un'evidenza a cui siamo abituati e indifferenti.
ho scelto questo bianco e nero che forse spiega meglio quello che intendo dire.
sono migranti su una portaerei e sembrano camminare come nei primi tentativi di immagini moventi agli albori della cinematografia.
è tutto fermo, eppure sembra muoversi come l'immagine riuscisse a cogliere il rollio placido del procedere per mare.
ed è lo stesso per le altre immagini, spietate e implacabili per lo schiacciamento prospettico della veduta dall'alto, eppure capaci di far affiorare emozioni e sensazioni variegate.
a onor del vero, purtroppo, è anche l'autore degli scatti di salvini semi nudo... (nessuno è perfetto), ma nonostante la sua bravura il soggetto resta piatto e insulso e l'unica sensazione che suscita è il desiderio di rimozione.
a compensazione e dimostrazione del fatto che il soggetto aggiunge del suo all'occhio del fotografo, chiudo con un ritratto marino...
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