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(...) vecchia (e stanca) bio contadina part time,
considero il blog una finestra come le altre che ho in casa e,
per chi guarda da fuori, una stanza al pari di un'altra.
bella o brutta che sia,
mi soddisfa e tanto mi basta.

domenica 27 novembre 2016

leggendo di persone che non potrei mai essere e di avventure che non potrei mai avere


la paranza dei bambini, il nuovo libro di roberto saviano... ancora da aprire, ho già l'impressione che diventerà un film, una serie e un best seller.
tornerò (forse) a completare il post (ultimamente, ho più voglia di leggere che di scrivere), anche se è vero che i libri piacciono o no a seconda di chi e quando li legge.
al momento, immergermi in storie avulse dal mio quotidiano è gradito, anche se, soprattutto in questo caso, qualcosa mi dice che preferirei pensare che il contenuto sia di pura fantasia, ma pare proprio di no.

6 commenti:

  1. tetris... Saviano non è proprio una lettura d'evasione, giusto per restare in tema...

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    1. ehhhgggià, lo so... ma è che parla di un argomento che ne spiega altri di cui dovrebbero occuparsi (tra gli altri) sociologi e/o antropologi, che però chissà che fine hanno fatto...

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  2. Lo leggerò anche io. Sapendo che sarà già quel che dici.

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    1. sempre per gente con lo stomaco buono, per completare l'argomento, ci sarebbe anche robinù di santoro, al cinema il 6 e 7 dicembre...

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  3. non per fare dietrologia, ma non vi viene mai il sospetto che, ci sia tanto compiacimento in Saviano ora in Santoro, nel raccontare un sud martoriato, proprio a cominciare dai bambini, per cui non muovono un dito loro ( ma fanno tanti soldi) ne la sensibilizzazione della società, oltre che smuovere indignazione, alla fine non comporta alcuna variazione dello stato delle cose, mentre la soluzione è molto semplice " scuola e lavoro" ?
    S.(quotidiano imperfetto) mi scuso per non essere loggata.

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    1. e che devono fare?
      so' ommini de spettacolo...
      in linea di principio ti darei anche ragione.
      da come commenti mi sembra di cogliere che anche tu (come coloro a cui ti rivolgi) sia un po' oltre al comune pensiero.
      voglio dire che !magari! il libro o il film raggiungessero qualcuno tra i tanti che nemmeno sospettano come farsi un'idea del presente che sia anche solo leggermente diversa (e più pertinente alla realtà) dai luoghi comuni (beceri e ignoranti, se posso aggiungere)

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