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(...) vecchia (e stanca) bio contadina part time,
considero il blog una finestra come le altre che ho in casa e,
per chi guarda da fuori, una stanza al pari di un'altra.
bella o brutta che sia,
mi soddisfa e tanto mi basta.

mercoledì 23 novembre 2016

soddisfazione piena a metà

come l'altra sera che stanca e stufa entro al circolo dei reduci sotto casa e ordino un mezzo negroni doppio.
allora, mi son presa la briga di leggermi (sommariamente) il report dell'istat che i media hanno venduto come dimostrazione della crescita di una soddisfazione che mi era sfuggita in tutti i sensi.
per come la vedo io c'è molto poco da esser contenti e soddisfatti, a partire da come ci ammanniscono (o ammansiscono?) dati.
per farla breve: il 41% di soddisfatti delle condizioni generali di vita, a casa mia fa il 59% di insoddisfatti.
vogliamo scendere nel dettaglio?
altamente soddisfatti il 34,4% degli ultrasettancinquenni, che considerato che in questo paese sono probabilmente molti di più dei giovani sotto ai 14... tutto sto' appagamento s'annacqua e di parecchio.
economicamente parlando dicono di star bene, addirittura meglio, il 50,5% della popolazione intervistata.
e del buon restante 49,5% che ne facciamo?



spassosissimo il 90,1% che si dice soddisfattissimo delle relazioni famigliari, che sia un indicatore che la gente parla tanto per dire o per togliersi il sondaggista dai piedi?
(del resto solo il 19% dichiara che il prossimo merita fiducia).
e così via... anche se a un certo punto si ribalta la comunicazione.
potevano dire che il 70% degli intervistati se ne sbatte della pulizia delle strade, delle difficoltà di collegamento con i mezzi pubblici, dell'inquinamento acustico e dell'aria, del traffico e della sicurezza, invece sciorinano i numeri di quelli che avvertono i problemi (cioè il restante 30% ca).
insomma, se lasci da parte i problemi quotidiani, entri nel 50% che si dichiara soddisfatto più per disperazione ed esasperazione che per altro, dico io, ma intanto meglio far suonare la gran cassa della felicità, qualcuno che ci crede magari c'è!

8 commenti:

  1. a me di tutta sta matematica percentuale colpisce che hai ordinato un "mezzo negroni doppio", mezzo più mezzo non facevi prima a chiedere un semplice negroni?
    massimolegnani

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    1. è un particolare trascurabile, comunque è una cosa tra me e il barista abituato al mio 'mezzo negroni'...
      spero ti soddisfi la risposta perché io ho ancora sul gozzo il commento che hai fatto mesi fa qui.
      in questo paese c'è gente che per aver ammazzato la moglie prende (solo) diciotto anni di galera... tu invece giustifichi l'omicidio di un ragazzo con in mano un estintore prima ancora che lo abbia lanciato... ma se anche lo avesse potuto fare danneggiando un mezzo o ferendo un poliziotto, al limite ammazzandolo, da come hai scritto, pare che debba ringraziare per la fine che ha fatto...

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    2. confermo quel commento, non il significato che gli attribuisci tu.
      ml

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    3. che altro significato avrebbe?

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    4. Che non è lui l'eroe di quella giornata e non dovrebbe esserne nemmeno il simbolo (a mio parere, ovviamente)
      ml

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    5. a genova la pensiamo diversamente...
      sarà che abbiamo nella memoria il che l'inse?

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  2. non saprei perchè ma quando sento spiattellare queste statistiche così a macchinetta, e se ne sentono di ogni, e su ogni settore, mi viene in mente il film: 1984 dove per le strade gli altoparlanti imbonivano i cittadini di Oceania sui progressi dello stato.

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    1. purtroppo è impossibile accedere ai questionari per verificare come siano poste le domande, l'impressione è che statistiche, sondaggi e previsioni del tempo le facciano a muzzo... e che la gente ci creda tanto quanto presta fede agli oroscopi.

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