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(...) vecchia (e stanca) bio contadina part time,
considero il blog una finestra come le altre che ho in casa e,
per chi guarda da fuori, una stanza al pari di un'altra.
bella o brutta che sia,
mi soddisfa e tanto mi basta.

sabato 31 dicembre 2016

carpe diem



fatta la necessaria premessa, quest'anno farà eccezione.
ci ho messo solo sessant'anni a trovare un pretesto valido per il brindisi di fine anno ed è successo dopo giorni in cui il cervello ha galleggiato in una pastoia di muco così densa da non riuscire a vedere la punta del naso da cui emergere.
ho capito perché tutti si dannano disperatamente per festeggiare qualcosa che si sa per per certo che sia finito e qualcos'altro che tutto si spera tranne che gli assomigli.
stanno cogliendo l'attimo felice in cui, appunto, buttarsi alle spalle quel che è stato è stato e chi ha avuto, ha avuto con l'illusione che varcare la soglia porti di per sé miglior fortuna, nonostante la certezza che il prossimo 31 dicembre sarà carico di eguale aspettativa e peggiori disgrazie.
un inutile rito che, tuttavia, garantisce democraticamente a ciascuno, almeno un attimo di tregua.
ci concede la gioia effimera e la speranza per il minuto in cui le lancette si scavallano tra loro e poi il tempo torna a scandire, a scadere, anzi a caderci addosso.
c'è chi si impolvera solamente, chi ne viene travolto e chi lo sorvola, ma a capodanno sono pochi quelli che si augurano sinceramente che vi siano altri mille di questi giorni.

2 commenti:

  1. mi sono sempre chiesto quando sia iniziata la tiritera del capodanno, e sospetto che sia anche questa una trovata commerciale tipo halloween...

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    1. 1° gennaio 191 a.c. (prima era a marzo) in onore del dio giano... (dunque roba di casa nostra), ma nel mondo vi sono tanti altri capodanno

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