come dare torto al filosofo francese!
(anche sostituendo dieta troppo severa con medicina/e, la frase regge benissimo lo stesso).
poi c'è il caso di chi trattiene coi denti quel po' di salute residua cercando di conservare meglio che può la malattia, così che resti a segnare il passo invece di farla correre a briglie sciolte.
quello che sto capendo adesso è che se son sempre riuscita a fare più cose insieme, pensando al contempo, ad altre innumerevoli di più, quel tempo sta finendo e, ben che vada, riesco a farne una alla volta evitando di distrarmi su qualunque altra.
e la cosa mi piace poco perché ormai ero abituata a com'ero anche se ogni giorno mi accorgo di diventare sempre più estranea a quella me stessa.
finirò a pensarla come Leopardi che ne disse una degna di nota sull'argomento definendo il suo corpo così debole da non riuscire a sviluppare una malattia mortale.
bel paradosso... del resto lui era un poeta.
geniale (leopardi)
RispondiEliminasì, sarà la naturale evoluzione dell'organismo, ma irrita fare le cose con sempre minor destrezza
massimolegnani
anche ammesso di invecchiare in salute... a chiamarla 'naturale evoluzione' ce ne vuole (o ce ne manca)... sostituirei 'evoluzione' con 'totale e progressiva disintegrazione'...:)
Elimina