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sonno e silenzio, due temi che tendo ad accomunare.
ho ordinato due libri, uno di poesie: Sonnologie di Lidia Riviello e un saggio: Il capitalismo all'assalto del sonno di Jonathan Crary.
sarà che negli ultimi mesi sono cresciute le ore passate a dormire, nel tentativo di ricaricare le mie pile sempre più esauste, sarà per la speranza di godere di qualche fantasia ed esperienza positiva che da sveglia è sempre più raro si verifichi.
ho anche cambiato cuscino e aggiunto al materasso uno di quelli bassi in memory perché, invecchiando, le ossa necessitano di una superficie più morbida e accogliente.
la prima notte mi son sentita come soffocare da un abbraccio fin troppo invadente a cui ero inabituata e dal calore che trasmette questo materiale in quanto ben poco traspirante, ma alla seconda già andava meglio e adesso ringrazio me stessa di essermi finalmente decisa, dopo un bel po' di mesi, alla scelta.
anche i sogni si sono accoccolati comodamente e arrivano pigri, solo a sprazzi, come chiedessero ancora un minuto prima di suonare la sveglia ai personaggi che li abitano.
la recensione dei libri precede la lettura perché, metti che mi addormento e comunque il loro contenuto, si riassume con il rovesciamento del proverbio chi dorme non piglia pesci.
insomma, ci siamo tolti l'aria (pulita), abbiamo sporcato i mari, distrutto la fertilità del suolo, la prossima frontiera è fare a meno anche del sonno con tutto quello che ne consegue.
Dormo poco e male, rubo il sonno alla vita mediocre che colonizza tutto. Sogno ancora, talvolta ad occhi aperti.
RispondiEliminastamani nella posta è arrivato un aforisma sul tema del post precedente: Il silenzio è una discussione portata avanti con altri mezzi.
Elimina(Ernesto Che Guevara)