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(...) vecchia (e stanca) bio contadina part time,
considero il blog una finestra come le altre che ho in casa e,
per chi guarda da fuori, una stanza al pari di un'altra.
bella o brutta che sia,
mi soddisfa e tanto mi basta.

mercoledì 10 gennaio 2018

immanedeficienza

il deficit immunitario è una cosa seria e a lungo andare può portare a patologie sociali come ben si osserva all'avvio dell'attuale campagna elettorale.
ogni tanto butto un'occhio sui politici impegnati con lena e speranzosi di irretire a parole e promesse paradossali, improbabili e fantascientifiche le menti intorpidite e afflitte dai sintomi influenzali degli elettori, ma la strada è ancora lunga e bisognerà trovare mille pretesti ogni giorno per riuscire a scovare nuove deficienze su cui far presa.
i sani son persi, inutile cercare di rincorrerli, ma tanto gli immuni dalla deficienza quanti saranno? poca roba rispetto all'immane deficienza che, da perfetti deficienti, attribuiscono al corpo elettorale.
per come la vedo io c'è una sinistra che, forse, si ricompatterà solo riassumendo l'unico ruolo in cui si è destreggiata meno peggio nella sua storia: all'opposizione e due schieramenti informi e deformi diversi solo per l'entità e la qualità degli errori che sapranno compiere una volta assunto il potere.
l'uno per inesperienza, incapacità e dabbenaggine, l'altro per sagace perfidia e nostalgico anacrononismo malcelato dal 'prestigio' del probabile, immarcescibile e redivivo capobanda a prescindere dall'attesa sentenza di Strasburgo che, a quanto è dato di vedere, conta e incide sul suo presente, quanto sul suo futuro, tanto come niente.
poi che altro resta?
un consistente numero di micro formazioni funzionali ad apparentamenti contro natura come lo sarebbe immaginare un elefante accoppiarsi con una falena, che vengono spacciati come realistici, salvo buttare tutto per aria prima ancora del primo incontro programmatico oppure cadere vittima di autodistruzione alla prima dichiarazione di intenti.
per chi vorrà, la prima domenica del prossimo marzo resta dunque solo di scegliere contro qualcuno.
a vincere non sarà il migliore o il meno peggio perché sono categorie assenti, ma qualcuno che si ritiene possa danneggiare il dato per vincente, dunque i pochi voti che si raccoglieranno saranno sparpagliati in modo da rendere impossibile qualsiasi combinazione renda fattibile la formazione di  un governo dissimile dagli ultimi che lo hanno preceduto, ma che è sicuro, riuscirà a far peggio perché i tempi cambiano in fretta, i bisogni e i problemi crescono e mutano a prescindere dai capricci di un manipolo di ciarlatani spacciatori di veleni etichettati come elisir salvifici.

6 commenti:

  1. pensa un po'.. in questi giorni mi sono appassionato a ricercare cosa accadeva a Genova tra il 1797 e il 1815... (un cazzo da fare proprio eh) e che dire? ne vien fuori un bel riassunto delle rogne italiche, un ventennio che riassume perfettamente la parodia che stiamo vivendo.

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    1. e che ci illustrerai prossimamente in un post, suppongo ed auspico...

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    2. ti spoilero che a Principe c'era la statua di Napoleone al posto di quella di Colombo, poi l'hanno tirata giù e cacciata in mare. stay tuned :P

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    3. apperò... prima avranno fatto una foto?

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  2. Post piacevole e brioso per quanto deprimente nei contenuti. Ci resta l'iroinia, che non e' poco.
    massimolegnani

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    1. per altro, poco dopo aver pubblicato il post, salvini se n'è uscito con l'abolizione dei vaccini... e dubito sia dipeso dalla remota possibilità di averlo letto, quanto forse dal timore che ne trovino uno per guarire o contenere l'immanedeficienza

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