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(...) vecchia (e stanca) bio contadina part time,
considero il blog una finestra come le altre che ho in casa e,
per chi guarda da fuori, una stanza al pari di un'altra.
bella o brutta che sia,
mi soddisfa e tanto mi basta.

domenica 13 ottobre 2019

nazione senza stato


per capirci è un po' come la padania e un po' peggio della palestina a cui in qualche modo è riconosciuto uno status (altra cosa dallo stato, ma comunque qualcosa).
nascere curdo presuppone, a prescindere dall'area geografica di appartenenza, una sfortuna mortale.
assegnargli un territorio definito comporta, per gli stati che attualmente si contendono le quote petrolifere di cui è ricchissimo, rinunciare a un patrimonio e a un potere immenso nello scacchiere politico ed economico dell'area interessata e in generale del pianeta.
dunque si può capire quanto sia facile per un nativo curdo risultare innocente e al tempo stesso colpevole rispetto alle dinamiche complesse, e spesso governate da feroci dittatori che, a seconda della propria convenienza, lo obbliga a combattere al loro fianco contro i suoi stessi fratelli ugualmente arruolati dall'opposta fazione con l'aggravante che sia il nemico quanto l'alleato cambiano a seconda di come si sveglia il capo della nazione che li 'ospita' per non dire che li 'detiene in quota', con malavoglia, giusto per rimpinguare i propri eserciti.
avrei scommesso che in qualche giorno l'iniziativa turca si sarebbe sgonfiata e invece mi trovo a scrivere dell'ennesimo umanamente inspiegabile conflitto che, a quanto ho capito, è frutto di un incontenibile prurito che porta erdoğan a grattare qua e la e magari portare via alla grecia un pezzo di mare egeo, isole comprese e gas inclusive con l'unica contropartita di 'tenersi' gli esuli, sempre che gli vengano concessi altri denari, dunque col coltello dalla parte del manico e la lama sul collo dei curdi in primis ma pure su quello dell'europa.
una situazione che mi risulta difficile considerare una storia altrui o definire una semplice miccia accesa nei pressi di una polveriera perché ci sono tutte le premesse per un caos globale dagli esiti incerti tendenti al peggio.


approfondimento (leggi l'articolo)

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