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(...) vecchia (e stanca) bio contadina part time,
considero il blog una finestra come le altre che ho in casa e,
per chi guarda da fuori, una stanza al pari di un'altra.
bella o brutta che sia,
mi soddisfa e tanto mi basta.

giovedì 30 gennaio 2020

giochi di memoria


nella foto c'è un particolare difficile da trovare... ma c'è anche un'altra sfida a pier vai via dalle vigne... chissà se ancora si ricorda la zona ritratta e quella di fronte qui sotto?


l'effetto mandela e i falsi ricordi...

"La nostra memoria è molto più malleabile di quanto siamo disposti ad ammettere. Quando una figura d'autorità afferma che abbiamo vissuto un avvenimento, la maggior parte di noi trova difficile negarlo e inizia a riempire le lacune mediante l'immaginazione. Dopo un po' diventa quasi impossibile distinguere la realtà dalla fantasia, e cominciamo a credere alla menzogna . L'effetto è così potente che talvolta non è nemmeno necessaria la voce dell'autorità per ingannarci. A volte siamo perfettamente capaci di prenderci in giro da soli" (fonte)

la settima dimensione, cioè praticamente a metà della strada confusamente indicata da esperti di dimensioni superiori amici di alieni e sciamani.
diverso approccio da quello scientifico che invece si applica a studiare le dimensioni nascoste dell'universo che, in qualche misura hanno un po' a che fare con quelle altrettanto inesplorate della mente, della memoria e della tendenza a risvegliarsi da un nulla faticando a riannodare il prima con l'adesso.
e ti domandi: 'avrò preso impegni nel frattempo?' perché né sei consapevole che ne ve ne siano stati con chi è presente, nè con altre entità che, sospetti, ti abbiano momentaneamente rapito e appena restituito al mondo tridimensionale.
la prima volta nella vita in cui ho 'ciccato' un appuntamento senza averne il minimo sentore.
si chiama fibro fog, ma poco importa, la sensazione resta più che sgradevole e siccome se ci finisci dentro uscirne è casuale, resta solo di chiedere ai parenti di avere pazienza e ripetere le cose mentre le scrivo e abituarmi a essere trattata come una demente.
per il resto del tempo, che è poi la maggior parte, ti eserciti e ti alleni per 'arginare' l'intoppo, che speri passeggero e che invece sembra assomigliare di più a un autostoppista che si rifiuta tassativamente di scendere dalla macchina perché vuole visitare luoghi lontani trovando del tutto normale che chi guida sia felice di andarci con lui.






ps: dimenticavo, il particolare difficile da trovare sono due operai appesi al tetto del palazzo moderno


2 commenti:

  1. lo notava un criminologo, l'inganno della memoria, per cui i testimoni di un crimine sono facilmente suggestionabili, anche per questo negli interrogatori vengono spesso messe a confronto più testimonianze e lo stesso testimone è ascoltato più volte a distanza di tempo.. tolto questo la prima foto mi suggerisce Via Corsica, o comunque quella zona di Carignano... ma tra un anno potrei affermare l'opposto

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