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(...) vecchia (e stanca) bio contadina part time,
considero il blog una finestra come le altre che ho in casa e,
per chi guarda da fuori, una stanza al pari di un'altra.
bella o brutta che sia,
mi soddisfa e tanto mi basta.

mercoledì 11 marzo 2020

Antigone

vorrei saper dire come quasi fatico a leggere e mi sforzo perché in fondo mi piace di più della lingua in cui usualmente si esprime l'uomo della strada e a cui siamo tutti abituati o per meglio dire assuefatti.

il tempo lo avevo anche prima, perché è più di un decennio che le mie giornate trascorrono in casa salvo improrogabili impegni per conto di famigliari.
e allora prendo le cose alla larga, oggi son partita dall'Antigone di Sofocle benché il soggetto fosse un'altra Antigone di cui si parla ancora meno, nel senso che della prima, almeno gli studenti dei licei classici, qualcosa sanno.
quanto è successo nelle carceri nei giorni scorsi è un altro aspetto, un diverso preoccupante risvolto degli effetti che si stanno propagando per ogni dove.
il motto: mors tua vita mea, sembra guidare l'animo arido del popolino squallido e superficiale che fugge senza sapere bene dove e perché, che si ostina a portare per ogni dove la sua inutile e dannosa presenza.
ma c'è anche altro.
esploderanno i conflitti famigliari, crescerà il numero degli omicidi domestici (e non), quello dei suicidi tra gli anziani (e non) a cui seguirà un impoverimento economico e culturale epocale che facilmente sfocerà in aumento dei crimini contro la persona e il patrimonio.
lo scoop sarebbe stata la rivolta dei vecchietti chiusi nei ricoveri, anch'essi sottoposti alle stesse restrizioni dei carcerati, e che invece stanno subendo con dignità e coraggio l'allontamento dai loro affetti, in molti casi capendo poco del perché e del per come.
ma che ad approfittare del pretesto siano stati i reclusi delle patrie sovraffollate carceri era più che prevedibile.
al momento dodici morti di cui si sa poco o niente e un tot di evasi da un territorio (il foggiano) che ha visto di recente una recrudescenza dell'attività collegata alla mafia garganica e a quella della sacra corona unita, ma sarebbe ottuso pensare che tutto si riduca alla sospensione delle visite e siccome il problema è un grosso problema, serve un grosso tappeto per nasconderlo sotto.
fin dal 2013 la corte di strasburgo aveva sentenziato in materia intimando di provvedere entro un anno e rinnovato l'invito quattro anni dopo e di nuovo l'anno scorso quando a giugno esce un rapporto in cui le condizioni carcerarie vengono definite inumane anche per il personale di custodia, mentre è dello scorso 29 febbraio il dossier del ministero della giustizia più recente e già superato dai fatti accaduti che hanno portato al trasferimento di numerosi reclusi per inagibilità delle strutture in cui erano stipati verso altri penitenziari di loro già sovraffollati.
credo che due dita incrociate nella speranza che il contagio resti fuori le mura carcerarie sia un po' poco, ma temo che resterà l'unico provvedimento.

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