zucchino recintato per via degli ospiti che abitano l'orto di teti, gli ingordi che strappano i piselli appena germogliati nei vasetti per evitare che i topini li ingoino prima di vedere la luce e per la seguente visitatrice in avanscoperta...
si dice che escano dopo la pioggia, questa è arrivata poco prima che si scatenasse il temporale che mi ha fatto affrettare per gli angoli più remoti...
il capanno (finalmente semi invisibile) quasi ricoperto dall'edera e il gelsomino,ma il grosso del lavoro l'ha fatto il cotoneaster e il tetto è già scomparso presentandosi come un tappeto che in questa stagione si puntella di minuscoli fiorellini bianchi e in autunno di bacche rosse;
ai piedi del capanno pochi bulbi regalati di iris germanica seniac amaranto sono diventati una folla sgomitante e piacevolmente invadente,
poco oltre, sotto al susino nato da un nocciolo, più eleganti e raffinati i fiori della fiducia, dell'amicizia e della speranza,
mentre arrivano le prime gocce...
fuggo in fretta facendo l'occhiolino alle prime rose e sperando che la chiocciola sia in salvo o ben visibile per evitare di calpestarla,
il tempo di chiudere il cancello e sono completamente fradicia...
Che meraviglia.
RispondiEliminaLo ammetto: ti invidio!
la campagna ha i suoi pro e i suoi contro, nel mio caso i primi superano i secondi... anche perché mi so accontentare...
EliminaMica male, mi piace l'idea dei fiori in giro per l'orto, la biodiversità è ottima per combattere gli insetti infestanti.
RispondiEliminaIl capanno è tornato invisibile come quello vecchio... la natura ha sempre una sorpresa da riservarci :)
'mazza che memoria! era il 25 maggio del 2015 quando ho fatto rifare il capanno, cinque primavere giuste giuste...
Elimina