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(...) vecchia (e stanca) bio contadina part time,
considero il blog una finestra come le altre che ho in casa e,
per chi guarda da fuori, una stanza al pari di un'altra.
bella o brutta che sia,
mi soddisfa e tanto mi basta.

sabato 17 ottobre 2020

ovvia_mente

so di dire delle banalità, ma almeno (a me sembrano) sensate.

la ristorazione sta per prendere la seconda (e per molti definitiva) mazzata e a salire peggioreranno le condizioni economiche dell'intero comparto alimentare.

giustamente preoccupati i governanti (ormai fuori controllo quanto i numeri del contagio) annaspano senza trovare soluzioni o cercandole in modi impossibili.

eppure le persone che mangiano sono le stesse, dunque perché tanta merce rimane invenduta?

so che esiste chi sta facendo i calcoli di quanto resti su scaffali e nei campi, ma purtroppo ho più dei sei gradi di separazione da loro e quindi vado di principio.

ciò che va in malora è esattamente quanto va quotidianamente buttato in spreco alimentare e non solo alimentare.

un bel punto di partenza per ripensare le filiere di produzione.

è un po' come la storia dei banchi scolastici.

camionate di banchi da due posti o fuori misura che vengono trasportati verso le discariche e qualche rara volta in cargo o aereo verso paesi più svantaggiati per fare posto a nuovi e costosi banchi che si fatica a tenere distanziati.

persone col sale in zucca se li tenevano e il problema era risolto dimezzando le sedie.

restavano al più da comprare un numero sufficiente di banchi per usare le sedie necessarie al numero di studenti rimasti senza posto, ma sono più che certa che nell'intera nazione si sarebbero trovati i banchi necessari per tutti, bastava mandare quelli in esubero dove servivano.

e poi, sempre sulla scuola direi che, di questi tempi, si potrebbe anche ipotizzare un diverso calendario scolastico invece di ricorrere unicamente alla didattica a distanza.

soprattuto per i più grandi turnazioni anche pomeridiane e per tutti un anno scolastico di dodici mesi a orari sostenibili.

fare insomma dell'istruzione una 'consuetudine' quotidiana e continua da affiancare alle attività che spesso i giovani sono costretti a fare per riempire vuoti che sarebbe meglio riuscissero a colmare sotto la guida di personale attrezzato a rispondere ai nuovi bisogni di sicurezza e fiducia nel futuro.

sono rimasta perplessa quando ho letto che in sordina è passata la legge che autorizza le farmacie a vendere ai minorenni e senza ricetta la pillola del giorno dopo.

un po' come se venisse legalizzata la vendita di un'arma a uno scolaro delle elementari.

mi sono chiesta perché in questo momento così drammatico sia venuto in mente ai nostri parlamentari di dare il via una legge di cui non so quanti sentissero la necessità tra le tante che invece vengono continuamente rimandate.

insomma, si pensa troppo (e male) alla contingenza e si trascura completamente di guardare oltre cercando di ragionare come probabilmente faranno una volta grandi i giovani di oggi che saranno capaci di liberarsi in fretta (o per miracolo) della cultura (becera) che gli stiamo trasmettendo.

6 commenti:

  1. mi sono fatto l'idea che tutta la gestione Covid, soprattutto dal punto di vista sanitario, sia l'ennesima occasione per speculare si soldi pubblici, abbandonate le ottiche di risparmio e buona gestione ci si butta a capofitto sulla nuova torta, ma in sicurezza.
    Poi dopo si scopriranno scheletri e armadi ma nell'attesa è un nuovo bengodi, per i soliti noti ovviamnete.

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  2. Solo 10 giorni fa… Ora è chiaro, la scuola si chiude in gran parte d'Italia. Non gliene frega un'emerita mazza a nessuno e della contingenza e del futuro e della cultura. E te sei anche parecchio ottimista, sul futuro dico. T'invidio.

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    1. per la scuola direi che nemmeno ai tempi delle guerre mondiali eravamo messi così male.
      per il resto, ora come ora mi sa che che continuando il trend attuale finirà che ci rimettono in quarantena per le proteste capitanate dai soliti esaltati in crisi di astinenza dal calcio, insomma più che per motivi sanitari per quelli di ordine pubblico.

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    2. Mi si prepara un inverno funesto. Pensare che è la mia stagione. E avrei voluto andarmene ancora in giro con il mio piccolo van. E invece…

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    3. a essere ottimisti (forse) riusciremo a 'controllare' il covid 19 tra due o (più probabilmente) tre anni.
      ma ci può anche essere il caso che ne arrivi un altro, nel caso il primo ne ammazzasse troppo pochi.
      per il giro in van potresti sfruttare le finestre da maggio a luglio... certo però, che dipende da dove vai...

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