il lavoro, sì il lavoro, quello che rende liberi
il lavoro, sì il lavoro, quello che ne trovi sempre meno o che hai perso
il lavoro, sì il lavoro, quello che rende solo a chi lo fa fare agli altri
il lavoro, sì il lavoro, quello che 'nessuno lo vuole più fare' e invece si trova sempre chi lo fa lo stesso, a qualsiasi costo, in qualsiasi condizione, sopportando tutto e accettando umiliazioni, insulti, botte, investimenti e anche gli spari.
il lavoro, sì il lavoro, quello che rende schiavi e invisibili dalle civilissime leggi (che nessuno scrive mai) e dall'indifferenza.
"Il lavoro porterà il Paese fuori dall'emergenza" e già con questo incipit mi veniva da ridere... poi è spuntato Di Vittorio ed ho lasciato perdere...
RispondiElimina1° maggio diventerà un giorno della memoria... ne sono quasi certo!
replico la risposta di un anno fa: 'per come vanno le cose tanto vale chiamarla festa della schiavitù'...
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