chi lo avrebbe detto un anno fa che oggi si sarebbe finiti a dire quel che sto per dire?
stesso periodo, stessa fiera del libro, stesso giro d'Italia, le elezioni anche allora, anzi sembrava quasi di averle vinte, poi l'inizio dei viaggetti per conoscere i blogger, che quest'anno non farò per via dell'orto e delle "pratiche" famigliari.
va bene lo stesso, estate genovese, tutto previsto e atteso, la logica aveva già sentenziato che prima o poi le cose sarebbero cambiate e forse anche il domicilio.
ma questo è una parentesi personale, quello che invece mi era venuto di pensare era a proposito del momento generale ed è presto detto.
i motivi per cui l'Italia, benchè messa male, sembra messa meglio, ad esempio della Grecia, è "grazie" a quel fenomeno che tempo fa dicevo che alcuni dicono che non esista: la mafia.
essì perchè i dati sulla disoccupazione non tengono conto del fatto che la mafia da un sacco di lavoro a un sacco di gente.
inutile negarlo o condannarlo e poi far niente. è così e sarà sempre più così.
stanti le cose come stanno, ovvio che (mafia, 'ndrangheta, camorra, sacra corona unita, ecc) recluti nuove forze e attiri nuovi consensi e accoliti benchè occulti, silenti e omertosi.
altro pensiero: mandare Equitalia dallo Stato così da fargli pagare i suoi debiti?
intanto perchè si chiama equa e invece equa non è e poi perchè come si fa a esigere il dovuto dai poveracci quando si è i primi a non pagare?
motivo? perchè i debiti per le forniture e i servizi non sono a bilancio, non fanno "passivo" mentre se i debiti vengono pagati, dato che soldi non ce ne sono, vanno ad aumentare il debito del Paese.
una soluzione di buon senso, ma ovviamente assurda e improponibile proprio perchè di buon senso sarebbe cancellare tutti i debiti, azzerare i deficit di tutti gli stati, terzo mondo compreso e ripartire.
già e chi ha i Bot e i Cct?, già bel casino! ma secondo me risolvibile, comunque inutile parlarne tanto nessuno sta pensando a cancellare con un colpo di spugna tutto il debito che si è accumulato anche se in realtà in gran parte costituito in modi artificiali dalla finanza, se ci si pensa bene sto debito enorme vorrei sapere chi sa esattamente da cosa è stato costituito ed esattamente quando, se non appunto con denaro artificiale.
ora le banche a cui hanno abbassato il rating dicono che la pagheranno i cittadini (ti pareva) e mi chiedo perchè quando guadagnano li tengono loro e quando li perdono li chiedono a noi.
terzo punto, non sono più la persona più povera che conosco.
ho conosciuto due persone che se la cavano solo con la "sociale", lo so che c'è un sacco di gente nelle stesse condizioni, ma nella mia cerchia di conoscenze ero certa di essere la più indigente, invece sono quasi ricca.
e questo mi ha fatto ragionare sul fatto che i nuovi poveri o gli impoveriti sono molto diversi dai poveri di vecchia generazione.
forse sta per iniziare davvero la guerra tra i poveri di serie A e di serie B, una sottoclasse insomma.
la differenza tra le due caste è che forse i vecchi poveri aspirano a diventare ricchi, i nuovi poveri invece sono quasi più contenti o comunque consapevoli di essere impossibilitati a sentirsi altrettanto liberi e felici solo nel caso in cui tornassero abbienti.
diciamo che il fatto di aver vissuto anche tempi migliori ha fornito loro un metro di confronto tra le due condizioni e pare che in fin dei conti, forse preferiscano come me restare poveri purchè e fin tanto riusciranno a sentirsi liberi e, soprattutto, ricchi di spirito.
provvisoriamente _ ironicamente _ fugacemente _ instabilmente _ cinicamente _ p a r a l l e l a m e n t e_click
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(...) vecchia (e stanca) bio contadina part time,
considero il blog una finestra come le altre che ho in casa e,
per chi guarda da fuori, una stanza al pari di un'altra.
bella o brutta che sia, mi soddisfa e tanto mi basta.
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mercoledì 16 maggio 2012
giovedì 24 novembre 2011
disoccupati idealismi
pare, a vedere nei film, nei libri e anche nelle fiabe o nelle canzoni che il lavoro osti alle storie sulle vicende dell'umano sentire.
alla faccia della costituzione e di quel che si è pensato fino a pochi anni fa, a meno che si tratti di un'opera a contenuto politico e sociale, se ci si fa caso, chi svolge un lavoro di solito fa da comparsa a meno che sia un investigatore, un'artista, qualcuno che abbia la fortuna di fare qualcosa che gli corrisponde negli ideali e gli piaccia così da diventare una sorta di missione o estensione di sè in cui anche l'amore e le passioni trovano il loro incastro.
se invece si tratta di una professione esercitata perché dà solo da vivere quel personaggio ha meno da dire, sta lì a fare da cornice.
esempio, un metalmeccanico o un chirurgo, un fiscalista o una commessa non fanno l'amore, scopano.
gli altri invece, i nullafacenti, imbastiscono storie a non finire e di tutti i tipi partendo spesso da episodi considerati marginali o irrilevanti e quando sono in intimità son spesso grandi storie d'amore.
mentre i personaggi del primo tipo, sono dipinti come spesso arrabbiati, scontenti, presi da misere vicende quotidiane, i cavalieri, i viaggiatori e quelli del secondo tipo sono cupi, magari malinconici, pensierosi, profondi, ma comunque al centro della vicenda e dotati di intelligenza superiore e rara sensibilità.
se i primi faticano ad arrivare a fine mese, ai secondi succede o che son ricchi di loro o che semplicemente trovano chi provvede ai bisogni connessi al vivere quotidiano.
hanno vite che scorrono tra un approfondimento meditativo e un altro e c'è da chiedersi se vadano al cesso o si soffino il naso, se abbiano la forfora o un foruncolo dove non batte non il sole o abbiamo mai conosciuto ragadi ed emorroidi.
fanno incontri magici che finiscono al ristorante quando è ora dei pasti e sono apprezzati e rimborsati per qualità che a quanto ne so io il mondo ignora e sbeffeggia.
che gran culo che hanno i disoccupati che sanno trarre vantaggio da una condizione di svantaggio sociale e che sfiga, di contro, vien da pensare, a chi è toccato di essere onesto lavoratore nobile d'animo così___ tanto per consolazione, a cui resta spesso solo di poter immaginare una dimensione in cui elevare se stesso e propria esistenza sacrificata nel nome di una patria ingrata in un mondo ignorante.
sono i tempi che son cambiati o il modo di vedere la vita, il lavoro e anche l'amore?
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