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(...) vecchia (e stanca) bio contadina part time,
considero il blog una finestra come le altre che ho in casa e,
per chi guarda da fuori, una stanza al pari di un'altra.
bella o brutta che sia,
mi soddisfa e tanto mi basta.

mercoledì 23 novembre 2011

Non nascita e Karma



Sta a indicare che la conoscenza profonda è al di fuori dell'esistenza condizionata. Ciò che nasce deve anche morire, e ciò che è "non nato" non rientra quindi in questi limiti. Inoltre ciò che non ha inizio è diverso da qualcosa che è eterno, perché il concetto di eternità presuppone certi limiti.

Il karma dunque può dirsi la ripetizione di un processo che non ha inizio e per tanto una fine anche se a livello più alto avviene una sorta di trasmutazione che è in certo modo al di fuori di quanto sia comprensibile o esprimibile a parole e che si ottiene appunto attraverso una  pratica continua e mirata a migliorare il karma originario della fase di cui abbiamo consapevolezza nel qui ed ora, nel c'era a questo punto, nella dimensione dove le cose sono come veramente sono, vuoti di un sè.

"Il rituale del buddismo tantrico tibetano prevede che il praticante visualizzi la coscienza che, abbandonato il corpo attraverso la sommità del capo, si trasforma in una dakini feroce. Poi, questa dakini feroce, con il suo coltello uncinato a forma di luna crescente, taglia la parte superiore della testa del praticante. Quindi la coppa_teschio è posta su un treppiedi fatto di tre teschi che sta sopra un fuoco. Il resto del corpo, fatto a pezzi, viene messo nel teschio, e si espande all'infinito. Allora tutto il cadavere, sangue e viscere, si trasforma in nettare, che viene poi offerto a tutti i tipi di esseri immaginabili, soddisfacendo tutti i loro possibili desideri. Dopo che tutti gli esseri hanno mangiato a sazietà, il praticante ricorda a se stesso che l'offerente, l'offerta a coloro ai quali si è offerto, sono tutti "vuoti", e si sforza di restare nello stato di tale cognizione". 

Un percorso tutt'altro che lineare e tranquillo.




Strettamente connessa all'idea del non sè, la dottrina dell'origine dipendente o delle Dodici fasi del processo di azione karmica, che inizia con la nascita di un pensiero che si concretizza in azione, e poi finisce. Questo processo è spesso rappresentato nella cornice che circonda la Ruota Tibetana della Vita.

Le dodici fasi che conducono alla presa di coscienza che accompagnata dalle buone pratiche può modificare un karma negativo sono:

ignoranza
intesa non solo come assenza di conoscenza, ma come coscienza che percepisce scorretamente la realtà e motiva gli esseri a compiere azioni che, avendo una base erronea, conducono a reazioni negative.

associazione di impressioni
in pratica le azioni conseguenti al karma in atto.

consapevolezza
ciò che si acquisisce all'inizio di una nuova vita è il frutto di ciò che è stato prodotto in quella precedente.

nome e forma
il nome sono gli aggregati di sensazioni e la forma la loro manifestazione.

i sei organi di senso 
manifestazione che viene codificata dai cinque sensi e la conoscenza di essi

contatto
ovvero convergenza di oggetto, facoltà sensoriale e coscienza.

sensazione
che codifica e distingue tra piacere, gradevolezza e neutralità.

desiderio
aspirazione al piacere.

attrazione sessuale
ricerca del piacere e attaccamento.

procreazione
intesa come rinascita successiva.

nascita
ovvero predestinazione, dal livello di sviluppo dei punti precedenti si predispongono i fattori che determineranno la nuova natura (umana, animale, vegetale, ecc).

vecchiaia e morte
la prima inizia al momento della nascita e la seconda è l'inevitabile conseguenza che, secondo il buddismo, può in certi casi essere evitata attraverso la meditazione.


4 commenti:

  1. mi appartiene questa visione surreale e realissima: la vita dei miei pensieri ha però un percorso mai regolare in cui l'azione può morire prima di nascere e svilupparsi… /

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  2. PETROLIO_MUSO
    a chi lo dici, infatti cerco di disciplinarmi con letture di questo genere, affondate nei millenni dimenticati:/

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  3. è tutto il pomeriggio che prillo sul web con tre cose a mezzo, forse quattro, e così mi è venuta meno la concentrazione per comprendere fino in fondo il tuo post, che comunque mi pare sia piuttosto complicato. non so, non riesco a essere così cervellotica nella gestione della mia persona, io sono indisciplinatissima. magari faccio enormi progressi in poco tempo, non si sa bene in virtù di che cosa, dato che non mi ci concentro e non mi ci impegno. non vorrei che fosse come quello che inventò il jogging e morì d'infarto a 53 anni.

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  4. GUCHI
    mi rendo perfettamente conto che sia slegato dal resto, forse il giorno che qualcuno troverà l'indice, però, avrà o potrà farsi un'idea del tutto che dirò prendendo a pretesto sto libro.
    (sai che sono fissata con gli argomenti a puntata:)
    da come sto osservando le statistiche degli accessi mi pare che nel tempo qualcuno si affacci a spulciare. per esempio l'altro giorno qualcuno si è girato tutto il fukuoka, anzi domani devo finire di leggere gli ultimi capitoli e tempo fa un'altro si è fatto un giro per gli stratagemmi.
    non ti dico la soddisfazione pensando che da quello trovato per caso abbia potuto facilmente trovare gli altri.
    che poi lo so che con i tag è lo stesso, ma sono ancora legata alla vecchia abitudine degli indici:)

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