Si può viaggiare anche senza partire e senza meta. Si può partire e tornare senza fare un chilometro.
Si può essere lontani dal mondo standoci dentro ed essere in un dato posto anche stando altrove.
Mente e corpo possono separarsi e andare ciascuno per conto proprio senza che chi ci è accanto si accorga di nulla e a volte... persino l’interessato o l’interessata ignorano quanto distanti sono dal posto dove gli altri li vedono.
Così immaginiamo a nostra volta chi è fisicamente lontano o assente del tutto.
L’astrazione è una condizione che appartiene alla mente e che il corpo a volte ci aiuta a incoraggiare e alimentare senza mai esserne soggetto, tanto che nel momento della maggiore astrazione e distacco ci lascia e siamo liberi e libere di entrare in nuovi mondi... Quelli dove, forse, la materia non esiste.
“Pronto, ciao, sei tornata?”
“Sono sempre restata qui”
“Qui dove?”
“Qui”
“... Ma, stai bene..?”
“No... Sto qui...”
“E va bene, dai ho capito..., senti, quando ci vediamo? Avevamo detto di fare due chiacchiere sulle piante e i simboli per la nuova casa...”
“Vorrei parlarti io di natura e significati simbolici, poi tu lo scrivi, ok?”
"Va bene"
“Intanto hai parlato di acqua e fuoco, beh, ho attraversato un fiume di fuoco... e di acqua, avevi ragione, neanche l’ombra, anzi neanche un goccio, altro che quella che è uscita dalle piaghe e così adesso ho imparato il significato da attribuire al simbolo che rappresenterà quell’elemento. Il mio fuoco è stato in modi diversi prima di vedere i suoi occhi che spiavano nei miei mentre la mia acqua è ancora solo un colore che si agita e tintinna con il vento”
“Cercando la mia acqua ho visto nascere e crescere i fiori, gli alberi e i loro frutti. Così ho imparato il valore dell’elemento Legno che come hai detto ha come simbolo il verde e le piante. E un altro simbolo ha cambiato significato e resta in attesa di una forma perché i simboli sono fermi, mentre anche solo una singola foglia, così come il fuoco (quello vero) mai.”
“L’energia del Legno, dici, caratterizza la crescita, ma quale momento è quello che racconta questa qualità?”
“Gli attimi dal germoglio al fiore?... Quelli dal fiore al frutto...?”
“E quando anche ho deciso l’attimo da cogliere... Capita di notare cose piccole e simboliche solo per la mente che le interpreta... la luna in pieno giorno, l’arcobaleno che mi ha svegliato un mattino... fiori che nascono senza terra e senz’acqua..., orchidee nate nelle pietre di una miniera, aironi di carta che volano imbrigliati e illusi di essere liberi, oppure succede di camminare in un bosco deserto perché è tanto piccolo da stare in un piatto, che persino il folletto del bosco si nasconde in città o incontrare farfalle con gli occhi di una volpe e ragni bianchi su petali di rosa candida... Cosa ha senso, se ha senso cercare il senso e dove trovo le emozioni che tu dici sono la mia acqua?”
“un giorno ho trovato una piccola goccia d’acqua. Potevo solo vederla in una pietra trasparente, dura e lucida tanto che tenendola sulle gambe potevo specchiarmi...
Non potevo toccarla, ascoltarla, odorarla e quindi capirla e allora l’ho regalata.
"Poi ho passato giorni e viaggiato chilometri per disegnare nel mio giardino quella che è ancora solo l’idea dell’acqua così come sono capace di fare, senza senso e senza sapere veramente cosa sia e dove. Semmai un giorno la troverò, tornerò così come mi vedete, perché adesso, neanch’io so dove mi trovo con esattezza.”
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