beh, insomma, ormai è un segreto svelato che il mio prossimo sragionamento sia sulla creazione di un "a_social network".
dato di fatto, nel senso che pare in atto la decaduta del web quale strumento di conoscenza e frequentazione finalizzata ad allargare la propria cerchia di amicizie e avviare nuove relazioni.
i numeri parlano chiaro a smentita del mio assunto, quantitativamente FB sta di fatto dilagando in ogni dove, ma qualitativamente parlando il tutto si riduce sempre di più a una raccolta di figurine "celo, manca" per occupare l'intervallo tra un'attività e un'altra.
inutile tentare aggregazioni culturali o conviviali perchè le antipatie e le rivalità portano presto a ignorarsi bellamente e a "complotti" di rete in privato.
una bolla insomma, il risultato evidente è che ciascuno parla a una folla indistinta di indifferenti, ricevendo al più qualche risposta svogliata o ruffiana.
ovviamente ci sono eccezioni, ma il fenomeno osservato su larga scala appare questo.
da una parte ci si lamenta della solitudine e dell'incomprensione, ma poi si fugge nel superficiale e nella banalità del quotidiano come se il web fosse o sia diventato un evaporatore di idee.
ci si alambicca e ci si spertica a trovare argomenti e spunti per sentirsi in compagnia e apprezzati, poi nel reale tutte le belle parole e gli indorati ragionamenti vanno a farsi friggere.
giorni fa stranamente suona il telefono, una persona che era sparita da un bel po', tanto che mi aspettavo fosse successo qualcosa di rilevante o preoccupante vedendo apparire il suo nome sul cellulare.
niente, aveva sbagliato persona, ma comunque, già che c'era, avrebbe pure fatto due chiacchiere.
io no.
e si, minimo un vaffa lo avrebbe meritato.
RispondiEliminache poi certe pulizie della rubrica..son soddisfazioni
rubrica? quale rubrica? gli unici numeri che possono servire li so a memoria: 118 e 1515 (guardia forestale) tra un po' credo farò anche a meno del telefono, visto che gli unici che sento mi chiamano per sbaglio!
RispondiEliminaMeglio il 115 dei Vigili del fuoco che la Forestale che tanto a spegnere gli incendi boschivi ci vanno loro mentre i forestali stanno comodi comodi dentro le loro jeep.
EliminaPaola
PAOLA, cos'è? parli per "interesse privato"? ^_^
Eliminabeh io ho trovato un posto che mi piace molto sia per la grafica che per la semplicità e sopratutto sono pochi gli italiani che lo usano.
RispondiEliminaOOOOOooooooooooooooooohhhhhhhhhhhhhhhh :0
Eliminae ce lo dici così???
certo che te lo dico cosi' :) la cosa bella che non c'e' posto per i commenti scrivi e aggiungi senza stress :)
RispondiEliminavabbhè, per i commenti si possono sempre chiudere!
RispondiElimina^__^
Personalmente ho sempre avuto questa impressione per quanto riguarda i social network e in particolare quelli più comuni, quali appunto FB.
RispondiEliminaIo utilizzo Internet da circa 17 anni. Ho frequentato chat, forum, ho visto con i miei occhi tutti i cambiamenti della rete ed io stesso in qualche modo e in certi periodi ho partecipato attivamente costruendo siti, portali, blog...
Quello che posso dire è che la rete ha subito una gigantesca involuzione rispetto ai tempi per così dire pioneristici ma anche solo rispetto a 5 o 6 anni fa.
Intanto mi sembra uno svarione a dir poco clamoroso di molti pensare che facebook e altri social network siano un sinonimo di libertà e di progresso, quasi un incentivo al miglioramento dell'umanità. E' già da tempo noto che nessuna rivolta è nata spontaneamente su FB e che piuttosto alcune delle rivolte della cosiddetta "primavera araba" erano da tempo studiate, preparate, agevolate da agenti stranieri in loco e non.
La rete era e doveva essere qualcosa di aperto, dove veramente la conoscenza e le persone, indipendentemente dal loro aspetto esteriore o dagli interessi o dall'estrazione sociale potevano interagire tra di loro. Facebook, per non parlare di Twitter ed altri social network che vanno per la maggiore sono invece un mondo chiuso, una sorta di rete nella rete che piano piano cerca di inglobare tutto, racchiudendolo in spazi ristretti con codici di comportamento prestabiliti, spazi ristretti, percorsi obbligati, cerchie di amicizie chiuse o al contrario aperte e del tutto casuali, senza alcun dialogo degno di questo nome.
Per molti ormai Facebook è la rete e non semplicemente uno dei tanti tasselli della rete.
Infine volendo fare un'analisi anche sociologica e non solo per così dire "tecnica" possiamo dire che nessun nome è più fuorviante di "social network" per definire i vari FB, Twitter etc..., in quanto dopo l'iniziale ubriacatura di nomi, persone, foto, gruppi, argomenti....ci si rende conto che si tratta solo di gusci vuoti e che il dialogo è ridotto all'osso e spesso noiosamente e pesantemente politically correct e forse su quest'ultimo aspetto fanno pure bene ad esserlo perché FB che è già un mezzo di controllo di per è letteralmente pieno di giornalisti e polizia di ogni parte del mondo. I primi (i giornalisti) alla spietata ricerca di ogni stupidaggine per riempire qualche vuoto di giornale.
Di conseguenza alla fine FB finisce solo per essere una vetrina di tante individualità che cercano di pubblicizzarsi o di mettersi in mostra (se stessi e i loro status symbol) e non un luogo di vera interazione. Quindi in effetti trattasi di veri e propri "asocial network".