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(...) vecchia (e stanca) bio contadina part time,
considero il blog una finestra come le altre che ho in casa e,
per chi guarda da fuori, una stanza al pari di un'altra.
bella o brutta che sia,
mi soddisfa e tanto mi basta.

sabato 6 maggio 2017

Ai tempi di Babì Babò*


Eduardo Salles, messicano (classe 1987), anche (soprattutto) illustratore (cinico), pubblicitario (ha beccato anche un premio a cannes), editore, scrittore, ecc.
le immagini parlano da sole, ma per i più pigri si può visitare una mini rassegna (tradotta) qui.


l'idea che mi ha fatto incontrare il giovane talento era trovare esempi di favole 'moderne', in tempi in cui tutto cambia, soprattutto nella mente, ma a prima vista direi che il tentativo di rappresentare poeticamente il fiabesco ai bambini è poco avvincente.
si salvano quelli illustrati, ma cercavo altro.
forse saranno loro, una volta cresciuti, a scrivere e raccontare storie accattivanti alla fratelli Grimm del terzo millennio, oppure sarà l'immortalità delle vecchie fiabe (su tutte Pinocchio) a prevalere nei secoli dei secoli perché, in fondo, più passano gli anni e più appaiono 'incredibili' e incantate e cioè esattamente come (si è sempre pensato) dovrebbe essere una storia per l'infanzia.
sarà l'implacabile realtà a spegnere i sogni.


l'ultimo autore convincente e innovativo (a mio parere) è Rodari.
da lì in poi (mi pare) che più che altro si sia tentato un riammodernamento che rischia di essere già vecchio sul nascere.
immaginare ambientazioni futuribili è insufficiente e inadeguato a rappresentare i mondi che albergano nell'immaginario infantile, ma anche i testi classici hanno le loro pecche.
a ben guardare assomigliano più all'horror che alla placida magia del pre sonno.
in alternativa c'è (già pronta, praticata e auspicata dal potere) l'opzione Altan:

* incipit della fiaba 'l'uomo che usciva solo di notte' (da Fiabe italiane) di Italo Calvino

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