poi c'è chi apre con lo spirito antico.
botteghe nuovissime ma dai forti richiami a quelle dei tempi andati.
(ora devo decidere se soffermarmi sul vintage del futuro, quello che prenderà ispirazione dal moderno di oggi oppure raccontare i ricordi delle atmosfere dei bugigattoli pre anni '50 dove buio e polvere imperavano come oggi il wifi).
buio e polvere tra cui si scorgevano nitidamente gli attrezzi consunti e vaganti in ordine sparso o diligentemente allineati sulle pareti umide e sporche di fuliggine e grasso, sugli scaffali e sui banchi da lavoro consumati e traballanti, nei cassetti che ad aprirli inciampano e inceppano rilasciando montagne di segatura e limaggine frutto del paziente lavoro di indisturbati e assuefatti artigiani agli effluvi degli acidi, delle vernici o dall'instancabile opera dei tarli.
luoghi bui anche in una giornata di piena estate, dove il sole non è mai arrivato per più di un raggio sfuggito o riflesso dai vetri di una finestra del palazzo di fronte o per il dispetto di un bimbo che gioca con una scheggia di specchio trovata per la via.
dove i rumori faticano a uscir limpidi e decisi perché anche loro finiscono nell'impasto spesso e denso di un'ambiente schiuso solo quel tanto che basta al muoversi di una sola persona che ripete sempre e solo gli stessi gesti e che, come fa una goccia che cade, sembra essersi scavata quel minimo spazio per agirli.
dove anche il tempo si è arreso, tanto che se c'è un orologio è fermo; sarà il campanile, il borbottio dello stomaco o la puntuale visita del portalettere a scandirne il procedere fino al momento in cui ci si alza, ci si scrolla gli abiti, si indossa il pastrano, si assicura la catena alla porta e ci si avvia nel buio della sera scambiandosi saluti col solo tocco del cappello e con l'altra mano a reggere il bavero o a contare gli spiccioli guadagnati nella giornata.
mi piace, sembra l'incipit di qualcosa d'importante
RispondiEliminatipo un giallo: chi ha ucciso il ciabattino? :)
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